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40 anni fa la strage di Bologna

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40 anni fa la strage di Bologna – un atto impossibile da dimenticare! Era un normale giorno nel più grande snodo ferroviario dell’Italia: Stazione di Bologna, un boato e poi l’inferno!

Il terrorismo aveva colpito ancora gente semplice, persone inermi che vivevano la loro quotidianità!

Quante storie, quanti episodi si potrebbero costruire intorno a questo avvenimento che ha sconvolto la storia d’Italia: piccoli episodi di gente comune di chi si recava al lavoro, oppure a trovare  un amico o un parente, forse anche malato, di pendolari, di studenti ecc..

Il treno, questo mezzo di locomozione che annulla le distanze e crea affetto e unione fra le famiglie: tutto distrutto in un solo istante!

Quanti  lutti, quante ferite, qualcuna forse rimarginata, ma è impossibile dimenticare quelle immagini riprese dai circuiti televisivi statali allora unici esistenti: un boato e poi un immenso fumo di polvere che tutto avvolge e tutto distrugge: affetti, persone, oggetti, cose e finanche il cemento armato di un fabbricato.

40 anni fa la strage di Bologna- il giorno più brutto del dopoguerra italiano

Solo l’orologio fermo, lì, immobile resta a testimonianza di un’ora fatidica segna le 10,26 di quel tragico 2 agosto 1980.

Un rincorrersi di telefonate, tante ansie e apprensioni sui propri cari in viaggio.

Un rincorrersi di sirene e mezzi di soccorso, il cui suono è ancora nella mente di chi ha vissuto la tragedia.

Sono passati quaranta anni, ma quelle tragiche immagini non possono né devono essere cancellate dalla mente degli uomini!

La logica dei numeri esprime in tutta la sua crudezza la grandezza di una tragedia procurata da mani che definire criminali è troppo poco: 85 persone morte sotto le macerie e 207 feriti, 70 dei quali rimarranno invalidi.

La più grande tragedia italiana

La più grande tragedia italiana provocata da mani umane frutto di menti contorte che hanno nel loro animo una sola parola: violenza!

Definire l’atto terroristico è troppo poco.

Ancor oggi ci si chiede “Fino a questo punto può arrivare l’uomo?”

In un momento di serena quotidianità, dove ogni persona attende alle sue normali attività giornaliere, un boato e poi il nulla!

Definire criminali gli autori dell’attentato è troppo poco! Non esiste alcun aggettivo, alcun sostantivo della lingua italiana in grado di definire l’esatta gravità del gesto!

Perdonare? Certo, forse cristianamente è possibile, ma dimenticare mai!

Oggi più che mai, per rendere giustizia alle vittime chiediamo di disecretare tutti gli atti giudiziari e di indagine: ormai sono passati quaranta anni, sarebbe ora che  venissero a galla i nomi dei  veri, segreti  mandanti dell’infame strage.

Questo è un diritto del popolo italiano, se non altro per dovere di giustizia verso le vittime inermi del gesto criminale.

Il Ministero della Giustizia oggi è retto da un appartenente al Movimento 5 Stelle: faccia un atto di coraggio, informi il popolo compiutamente e esaustivamente su questa tragedia.

Un appello che è condiviso sicuramente da tanti veri italiani.

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Foto di Prof.Quatermass in licenza CC BY 3.0

 

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Autore dell'articolo: Marco Vittoria