Intervista ad Alex Visani un viaggio nell’underground dell’Horror indipendente
Raccontaci come sono avvenuti i tuoi esordi cinematografici e come avviene la scelta di accostarsi alla cultura splatter?
Diciamo che i miei esordi sono avvenuti in maniera completamente “amatoriale ” dettati unicamente dalla mia sconfinata passione per l’horror e dal bisogno urgente di poter rendere concrete le mie fantasie. Coinvolgendo amici ed appassionati del genere mi sono lanciato nelle prime avventure filmiche. Non avevamo soldi ne tantomeno mezzi di produzione adeguati ed il digitale era ancora lontanissimo da ciò che è oggi ma nonostante tutto film come “Blade Killer“, “Zombi New Millennium“, “Mindcreep” sono nati sull’onda della passione e del divertimento.
Riguardo lo splatter devo dire che io amo, ed ho sempre amato, l’horror in ogni sua sfaccettatura e forma ma di certo la mia gioventù negli anni ’80 ed il mio gusto personale mi hanno sempre fatto propendere per questo sottogenere del cinema dell’orrore. L’ho sempre trovato estremamente liberatorio.
In che modo il cinema di Ittenbach ha influenzato la tua visione di fare film?
Sicuramente Ittenbach, Buttgereit ma direi tutto il movimento underground teutonico mi ha influenzato molto. O meglio, direi che mi ha “incoraggiato ” e stimolato moltissimo. Questo perché ho visto in loro la capacità di realizzare horror splatter intensi, con pochissimi mezzi ed una immensa passione per il genere . Così ho trovato il coraggio di provare anche io, con due spiccioli a girare le mie cose. Inventando storie assurde ed effetti speciali sanguinolenti , il tutto trainato da un bisogno incontenibile di raccontare le mie fantasie ed omaggiare, al tempo stesso, il genere che tanto amo.

Prima pellicola con un budget più elevato è The Pyramid. Come avviene la sua genesi?
The Pyramid inizialmente doveva essere un cortometraggio, una sorta di remake/omaggio al misconosciuto “Notte Profonda“, lungometraggio diretto dal regista Fabio Salerno nei primi anni ’90. In seguito ho maturato l’idea di trarne un vero e proprio lungometraggio e allontanatomi dallo spunto iniziale mi sono confrontato con Raffaele Ottolenghi con il quale abbiamo concepito un lungometraggio vero e proprio.Insieme abbiamo dato forma ad una storia dal respiro più ampio, ricca di elementi horror e fantastici, che in qualche modo miscelasse linguaggio dell’orrore moderno e reminiscenze di un cinema se vogliamo del passato, legato in particolar modo agli anni ’80.
Il tempo e i mezzi necessari per realizzare il progetto ideato erano però troppo impegnativi per poter sviluppare un lungometraggio da dirigere e produrre da solo, così ho deciso di strutturare il film in modo antologico creando una sceneggiatura ad episodi consequenziali e fortemente connessi fra di loro, da dirigere in collaborazione con altri registi della scena indipendente italiana.Nell’arco di breve tempo ho individuato e contattato Antonio Zannone, Luca Alessandro ed il duo Albanesi/Chiesa, che si sono dimostrati, oltre che eccellenti professionisti, subito entusiasti di creare una squadra unica al servizio del film stesso. Da lì il progetto si è sviluppato con notevole fortuna!
Per certi versi The Pyramid lo vedo ben accostato alla saga di Hellraiser probabilmente a causa della somiglianza tra gli artefatti. È un tributo voluto o una mera coincidenza?
È un tributo assolutamente voluto al capolavoro di Barker! Per quanto poi la storia di The Pyramid si sviluppi differentemente, di certo l’omaggio ad Hellraiser (film che adoro profondamente) c’è tutto!
Da un po’ collabori con il mio amico Giacomo di Home Movies. Come nasce il vostro sodalizio?
Conoscevo Giacomo sin da quando era in Taxi Drivers, rivista per la quale ho scritto diversi pezzi. Poi son passati gli anni e, tramite il regista Roberto Albanesi, sono di nuovo tornato in contatto con il grande Giacomo che ha voluto distribuire in dvd e bluray in Italia The Pyramid. Da lì in poi è nata un’amicizia ed una collaborazione che si basa sulla reciproca stima e, soprattutto, sul grande amore per il cinema. E forse, mi sbilancio, anche sulla voglia di provare a cambiare le cose in un paese come l’Italia che ora sembra dormiente e stordita. Ammiro il grande coraggio di Giacomo ed anche la sua lungimiranza e sono convinto verrà premiata dai risultati. Ho l’onore di curare per lui la “direzione artistica ” della sub label di home movies SPASMO VIDEO dedicata al cinema horror underground internazionale. Un’esperienza straordinaria e ricca di soddisfazioni.

Quanti altri litri di sangue su pellicola prevedere il tuo futuro?
Il nuovo film che ho appena finito di girare (e sto montando in questo periodo) si intitola “STOMACH“. È una coproduzione fra la mia casa di produzione Empire Video e la Home Movies del mitico Giacomo Ioannisci. Si tratta di un horror decisamente estremo in cui sangue, sesso e follia non mancano. Se volete avere più news sul film questa è la pagina Facebook https://www.facebook.com/stomachthemovie/
Il film sarà pronto per distribuzione dvd e bluray a Dicembre. Inoltre dopo STOMACH ho già in progetto un altro horror da girare in Abruzzo e sul quale vi aggiornerò molto presto!
