Aurier è il nome nuovo per la fascia destra della Juventus. L’ivoriano con passaporto francese del Psg, sembrerebbe il profilo scelto da Marotta per sostituire Dani Alves.
Nonostante le voci dalla Francia si susseguano, il terzino non sembra proprio rientrare nel profilo della Juventus, almeno dal punto di vista caratteriale.
Aurier, re dei guai
Aurier è una testa calda. Di lui, più che le azioni sul campo, si ricordano gli eccessi fuori. Dagli insulti a Ibrahimovic, alla condanna a 2 mesi di carcere a causa di una rissa, fino agli insulti riolti alla polizia.
Non certo, un gentleman. Rimane difficile da capire come, in un ambiente di “soldatini” (per usare l’espressone di un’altra testa matta, Cassano), possa inserirsi l’ivoriano.
Sia Blanc che Emery hanno avuto più di un problema nella sua gestione, al punto che l’ivoriano non è riuscito mai a guadagnarsi i galloni da titolari. In tre anni al Psg, sono appena 64 le sue presenze da titolare.
Insomma: la Juventus non prenderebbe un giocatore facile.
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Aurier, terzino di spinta e classe
Aurier, al di là del suo carattere, è un terzino che unisce classe potenza. Ha una potenza devastante ed è molto abile nei cross, ma anche nel tiro.
Il suo problema è la scarsa disciplina tattica. Rispetto ai nomi di terzini accostati finora alla Juventus è quello che più soffrirebbe nell’apprendere la fase difensiva.
Non sembra un nome adatto per una squadra abituata a fare del gruppo la propria forza, come quella bianconera.
Aurier-Juventus: meglio le alternative
Serge Aurier non sembra il nome adatto per la fascia destra della Juventus. Troppo difficile da “catechizzare”, l’ivoriano rischia di trasformarsi nel classico spaccaspogliatoio. In più, il giocatore ha classe, ma non ha mai dato capacità di riuscire a reggere ad alti livelli.
Per una Juventus che punta ad entrare stabilmente nel Gotha del calcio, quello del terzino del Psg, non sembra il profilo adatto. Molto meglio gli altri nomi che si sono fatti in questo periodo.