Coliche neonato come riconoscerle

Coliche neonato come riconoscerle e alleviare il fastidio dei bambini

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Sono un disturbo abbastanza frequente nei primi mesi di vita del neonato, dalle due-tre settimane di vira circa. Sono le coliche del neonato, come riconoscerle? Difficile sbagliare, anche per i genitori alle prime armi. Consistono in crisi di pianto inconsolabile che si presenta solitamente verso sera e proseguono anche intere mezz’ore. Il neonato sembra disperato e inconsolabile, è rosso in viso, tira le gambine verso l’addome e non vuole saperne di calmarsi. È un pianto ben diverso da quello della stanchezza o della fame e può fare sentire i genitori dispiaciuti e impotenti.

Coliche neonato, come riconoscerle?

È un insieme di cause a portare alla comparsa delle coliche del neonato. Di base c’è l’immaturità dell’apparato digerente del piccolo, che fino a poco tempo prima ha ricevuto nutrimento dal cordone ombelicale. Adesso impara a digerire cibi veri, come il latte materno e deve avere il tempo di adeguarsi. L’aria che il piccolo ingerisce insieme con il latte passa nell’intestino, facendo contrarre la muscolatura addominale, quindi provocando dolore. Inoltre, nelle prime settimane, l’intestino impara a funzionare ed è soggetto a una serie di movimenti che hanno lo scopo di far maturare l’intestino. Le coliche nei bambini allattati al seno o al biberon possono divenire più intense a causa delle nuove emozioni che i neonati vivono dopo essere venuti alla luce. Anche l’intolleranza ad alcuni alimenti consumati dalla mamma o al latte vaccino (dal quale derivano i latti per l’infanzia) possono scatenare il disturbo.

 

Coliche del neonato, come farle passare?

Verso il quarto mese di età, si nota un progressivo miglioramento nelle coliche dei bambini. Cosa fare, nel frattempo? Esistono vari sistemi per alleviare il dolore e il disagio. Si può tenere in braccio il bimbo in braccio e coccolarlo, sostenendolo a pancia in giù con la testina sistemata nell’incavo del braccio, con addome e torace appoggiati sull’avambraccio. Una passeggiata con la carrozzina può essere di aiuto perché il movimento ritmico aiuta il piccolo a rilassarsi. Per favorire l’espulsione dell’aria si può stimolare delicatamente l’ano del piccolo con la punta del termometro pediatrico, dopo avervi applicato qualche goccia di olio specifico. È un rimedio al quale ricorrere solo nei casi più seri, per esempio se il bambino fa anche fatica a scaricarsi.

 

Coliche dei bambini, rimedi che danno sollievo

Può essere utile un massaggio sull’addome bambino, meglio ancora dopo il bagnetto serale che ha già un ruolo rilassante. Con qualche goccia di olio baby o di mandorle dolci sui palmi delle mani, si esegue un movimento rotatorio delicato, in senso orario, attorno all’ombelico. Si parte dalla zona destra del pancino dal basso verso l’alto, proseguendo in orizzontale e poi dall’alto verso il basso nella parte sinistra, quindi verso l’inguine. Si può provare a proporre al piccolo, solo dietro il parere del pediatra, tisane alla camomilla o ai semi di finocchio, senza zucchero. Solo in caso di coliche del bambino dopo ogni poppata, particolarmente dolorose e prolungate possono essere utili farmaci antispastici e antimeteorici, che rilassano la muscolatura dell’intestino. Solo il pediatra può prescriverli e in caso di reale necessità. Oggi esistono anche specifici probiotici per alleviare le coliche del neonato.

 

Coliche neonato e osteopatia

Anche l’osteopatia pediatrica può dare buoni risultati per alleviare le coliche del neonato. Attraverso tecniche manipolative delicate e mirate, l’osteopata riesce a correggere gli squilibri dell’organismo del bebè che, secondo questa tecnica, derivano dal parto. In questa fase, infatti, le ossa del cranio del neonato sono sottoposte a stress, creando alterazioni in tutto l’organismo. L’esperto, durante la visita, valuta la struttura fisica del piccolo, sia da fermo sia in movimento. Lo accarezza per individuare zone di tensione. Infine, con manovre mirate e massaggi delicati riporta l’equilibrio nel corpo del piccolo, alleviando o facendo scomparire i disturbi. È importante ovviamente rivolgersi a osteopati pediatrici esperti: anche in questo caso il pediatra fornisce preziose indicazioni.

 

 

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Autore dell'articolo: Roberta Raviolo