Torino – Ancora un’anteprima mondiale per l’Istituto Europeo di Design che torna al Salone Internazionale dell’Automobile di Ginevra per presentare Tomo. Una concept car elettrica realizzata in collaborazione con Honda Design. Tomo è il risultato del progetto di tesi sviluppato dai tredici studenti del Master biennale in Transportation Design IED di Torino. Sede della Scuola di moda e design che attrae giovani da tutto il mondo e li forma per diventare i designer del prossimo futuro.
TOMO, il friendly mobility tool per il 2025
Proprio come avviene all’interno di un design centre automotive Honda Tomo ha preso forma. La Casa giapponese ha chiesto agli studenti di lavorare su un brief, Honda next “fun” driving. L’obiettivo della casa nipponica è quello di ricevere dagli studenti disegni di autovetture ideali per i giovani. Dopo una lunga fase di ricerca intorno a valori chiave come: amicizia, divertimento alla guida e rispetto per l’ambiente, e progettazione, è nata l’idea di Honda Tomo. Una concept car elettrica a metà strada fra uno smart device e un mobility tool. Esso è in grado di unire in un unico abitacolo le esigenze del divertimento nel tempo libero fuori dalla città con quelle lavorative all’interno dello scenario urbano. Un veicolo pensato per essere un fedele compagno del proprio user e in grado di adattarsi ai suoi desideri e alle sue esigenze. Date le suddette premesse la concept car non poteva che chiamarsi Tomo. Parola che in giapponese significa proprio amico. Ciò a sottolineare l’immagine di un mezzo di trasporto che racchiude in sé tutto ciò di cui l’utente ha bisogno nella vita di tutti i giorni, dentro e fuori dalla città.
Honda TOMO concept car elettrica sviluppata in collaborazione con Istituto Europeo di Design di Torino
Il design di TOMO (lunghezza 3997mm – larghezza 1893mm – altezza 1556mm – interasse 2690mm) nasce da un’analisi di ricerca orientata al prodotto, alla sua funzionalità e a un immaginario giovane. In Tomo le tradizionali barriere fra esterno e interno di un veicolo esistono fisicamente ma sono superate concettualmente. La volumetria da coupé e le funzionalità da mini pick-up sono infatti “mascherate” da un aspetto esteriore fashion e young urban. L’interno è dunque concepito per offrire esperienze in linea con l’impostazione easy and friendly degli schermi, del volante e del sistema head-up sul windscreen.
L’esterno è a sua volta plasmato su queste funzionalità, divenendo quasi un wearable device empatico e identitario dello user. Ha la grande capacità di adattarsi all’occorrenza allo scenario urban e a quello country.
Honda Tomo è stata progettata per un nuovo segmento di mercato in cui non è l’età anagrafica che conta
Mira a intercettare l’interesse delle nuove generazioni che difatti sono quelle che sempre più spesso svolgono un mestiere non convenzionale. Esse vogliono vivere in modo più divertente e più utile il veicolo; quelle che considerano il rispetto per l’ambiente, l’ecologia e la sostenibilità valori fondamentali attorno a cui costruire il proprio futuro.
Tomo automobile elettrica disegnata dagli studenti della Scuola di Design e Moda di Torino
Honda ha selezionato come main concept idea exterior la proposta di Ricardo Alejandro Campos Ortega (Messico) e come main concept idea interior quella di Rudraksh Banerjie (India). Sulle due proposte per gli interni e gli esterni di TOMO hanno poi lavorato gli studenti del Master in Transportation Design a.a. 2017/18.
Il Master in Transportation Design IED Torino è coordinato da Alessandro Cipolli con la collaborazione di Davide Tealdi, docente IED, e sotto la supervisione di Luca Borgogno, Design Director Automobili Pininfarina, Coordinatore IED Transportation.
Retroscena Honda Tomo
In realta l’idea di Tomo si ispira a una manga story creata dagli studenti del Master in Transportation Design a.a. 2017/18. Anno 2025. Tomo è city car, ma per di più è anche pensata per trasportare gli ortaggi, per consentire a Coner protagonista del manga di continuare a vivere anche la sua vita da urban farmer, in linea con i valori di ecologia e rispetto per l’ambiente che fanno parte del suo dna. Nel racconto della vita di Coner, protagonista del manga si parla dello sviluppo del suo progetto, che da idea diventa modello.