Il piano australiano di ripopolamento delle specie in via di estinzione ha avuto successo. Il diavolo della Tasmania é tornato in natura dopo 3000 anni. Sono nati sette cuccioli, e sono i primi a farlo fuori dalla terra di origine.
L’ultimo marsupiale carnivoro
Il nome “Diavolo della Tasmania” affibbiato a questo marsupiale, é abbastanza recente. I primi coloni europei dell’isola di Tasmania, gli affibbiarono questo nomignolo per diverse caratteristiche. In primis, questo animale emette dei versi notturni che ricordano urla diaboliche, poi é di colore nero, si nutre di carogne ed ha un temperamento molto aggressivo.
Durante l’XIX secolo gli zoologi hanno attribuito numerosi nomi scientifici all’animale, riconducibili alle sue caratteristiche, come Sarcophilus satanicus e Diabolus ursinus. É il marsupiale carnivore più grande esistente, può raggiungere gli 80 centimetri di lunghezza ed un peso oscillante tra i 9 e i 12 kg chilogrammi.
Diavolo della Tasmania, salvato dal pericolo di estinzione
Inizialmente il Diavolo della Tasmania era comune anche nell’Australia continentale, tuttavia l’arrivo dei dingo e dell’uomo né causo la scomparsa. Il dingo é una specie alloctona dell’Australia.
Negli anni novanta, venne stimata una popolazione di diavoli della tasmania compresa fra i 130.000 e i 150.000 animali. Nel 1996 la diffusione di un cancro facciale (DFTD) trasmissibile e letale per i diavoli della Tasmania ne ha decimato la popolazione. Questa tipologia di cancro é trasmissibile ed incurabile, né sono affetti solo questi marsupiali.
Nel 2008 una nuova verifica della popolazione effettuata dal governo tasmaniano stimò una popolazione selvatica compresa fra i 10.000 e i 100.000 individui, con 20.000-50.000 esemplari sessualmente matura. L’animale e entrato da quel momento nella lista delle specie a rischio di estinzione.
Il diavolo della Tasmania é tornato in natura dopo 300 anni
Le associazioni ambientaliste Aussie Ark, Global Wildlife Conservation e Wild Ark hanno lavorato per tentare di riportare il diavolo della Tasmania in Australia, e per contribuire ad incrementare la popolazione. Nel 2020 ventisei animali adulti sono stati liberati in un santuario da 400 ettari nel parco nazionale di Barrington Tops, nel Nuovo Galles del Sud.
La nascita dei primi cuccioli al santuario di Barrington Tops è stata annunciata martedì da Tim Faulkner, presidente di Aussie Ark (una delle ong che hanno partecipato al progetto).É un evento unico, che ha suscitato clamore in tutta la comunitá scientifica.
“Una volta reintrodotti in natura, dipendeva tutto da loro. Il che era snervante. Li abbiamo osservati da lontano fino a quando non è arrivato il momento di intervenire per confermare la nascita dei nostri primi cuccioli. Che momento è stato!” , ha dichiarato il presidente di Aussie Ask, Tim Faulkner.
Se l’esperimento avrà successo nel lungo periodo, l’associazione vorrebbe intraprendere lo stesso percorso per altre specie autoctone in via di estinzione, come il wallaby, bettong, cuolla, bandicoot e potoru.
Fonte immagine: www.ohga.it