Inquinamento contribuisce all’espansione del Covid-19? È una delle domande più frequenti che circolano in questo periodo, soprattutto se si considerano le aree all’interno delle quali si è registrato il maggior numero di contagi da coronavirus Covid-19.
Inquinamento contribuisce all’espansione del Covid-19? Un fattore da non sottovalutare
La zona di Wuhan, in Cina, e la Lombardia insieme all’Emilia Romagna, in Italia, sono le due aree più colpite in assoluto dalla nuova malattia infettiva. Proprio per questo motivo, gli esperti stanno cercando di capire se, effettivamente, può esserci una relazione tra l’inquinamento e il diffondersi del virus. Anche perché, le condizioni climatiche cinesi e quelle delle zone del nord d’Italia sembrano essere molto simili. Cina e Italia sono due nazione che registrano una gran quantità di polveri sottili nell’aria.
Ebbene, sembrerebbe che la diffusione del coronavirus sia legato all’inquinamento. Questo andrebbe a spiegare il motivo per il quale il nord si trova in grave difficoltà rispetto ad altre regioni. Infatti le polveri sottili, purtroppo, rappresentano uno dei più grandi problemi che affligge la Lombardia e molte altre regioni del settentrione. Una delle aree più colpite dalla nuova pandemia, ossia la Pianura Padana, risulta essere tra le più inquinate dell’intera Europa. Questo andrebbe a spiegare il motivo per il quale si sono registrati un numero eccessivo di contagi da coronavirus Covid-19 in così poco tempo.
L’Italia ha raggiunto numeri legati alla malattia infettiva veramente molto preoccupanti. In ogni caso è la stessa Società italiana di medicina ambientale a confermare che potrebbe esserci una correlazione tra le polveri sottili e il diffondersi della malattia. Le polveri sottili, infatti, potrebbero fare da conduttori per il Covid-19. Altro aspetto fondamentale, riguarda il fatto che, l’inquinamento può mantenere in vita il virus per un tot di tempo. Ovviamente, è necessario considerare un’altro aspetto. Le vie respiratorie di chi vive in zone come la Pianura Padana, sicuramente, sono sicuramente meno in salute rispetto a chi vive in altre zone d’Italia.
Fonte foto: pixabay
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