Sbloccate le risorse finanziarie per la manutenzione delle strade provinciali italiane nel quinquennio 2020 2024
A pochi giorni dall’approvazione del bilancio 2020 ripartirà la manutenzione sulle strade provinciali italiane finanziate fino al 2024; dunque la dotazione finanziaria suddivisa per le varie province si trasformerà in lavori utili ai cittadini per muoversi in sicurezza.
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Così la ministra Paola De Micheli, commentando il Decreto “Finanziamento degli interventi relativi a programmi straordinari di manutenzione delle rete viaria di Province e Città Metropolitane” appena approvato:
“In meno di due mesi di lavoro dall’approvazione del Bilancio siamo riusciti a sbloccare e ripartire risorse per 995 milioni di euro che serviranno per finanziare nel quinquennio 2020-2024 programmi straordinari di manutenzione delle strade provinciali italiane. Le risorse saranno messe a disposizione delle province e delle città metropolitane che ne faranno richiesta”.
995.000.000€ per la manutenzione delle strade provinciali italiane nel quinquennio 2020 2024
Nel decreto emergono, ad esempio:
- 21 milioni di euro solo per la città metropolitana di Milano;
- mentre sono 33 i milioni per la Capitale Roma;
- tra i comuni del Sud spicca Salerno con quasi 24 milioni;
- invece per Palermo i milioni sono 16.
Dal Ministero: “Fondi che si tradurranno, in linea generale e in tutte le regioni, in maggiore sicurezza e vivibilità per i cittadini”.
Ripartizione risorse
Per quanto riguarda la ripartizione temporale il decreto ripartisce:
- 60 milioni di euro di risorse per il 2020;
- 110 milioni di euro per il 2021;
- 275 milioni di euro dal 2022 al 2024.
Mentre la suddivisione per aree geografiche evidenzia che le risorse sono destinate:
- al Nord-Italia per circa il 39,70%;
- al Centro Italia per solo il 21,60%;
- mentre per il Sud ed anche le Isole il totale è pari al 38,70%.
Dal Ministero si apprende che:
“I finanziamenti sono erogati sulla base della consistenza della rete viaria, del tasso di incidentalità e della vulnerabilità dei singoli territori rispetto a fenomeni di dissesto idrogeologico”.
Province e Città Metropolitane dovranno presentare programmi di intervento per opere già esistenti, che dovranno recare concreti benefici in termini di:
- sicurezza;
- riduzione del rischio;
- ed anche qualità della circolazione ai cittadini.
Dunque, verranno interessati ponti, pavimentazioni stradali, viadotti, manufatti, gallerie, dispositivi di ritenuta, sistemi di smaltimento acque, segnaletica, illuminazione stradale, sistemi di info-mobilità.
Piano di riparto degli investimenti comune per comune