Quello della radioattività è una delle paure più grandi dell’umanità. Basti pensare ai terribili effetti delle bombe nucleari sganciate su Hiroshima e Nagasaki, al terrificante incidente di Chernobyl, ai danni della centrale nucleare di Fukushima e tanto altro. Una paura pareggiata solo da quella per le armi biologiche (come batteri, virus e funghi super letali) e delle armi chimiche; ma finora quello radioattivo è il pericolo e la paura più grande. Una probabile guerra nucleare o incidenti a centrali nucleari potrebbero compromettere la stessa sopravvivenza della vita sul nostro pianeta. Di recente è stata diramata la notizia secondo cui una nube radioattiva è presente sul Nord Europa ed ha un’origine al momento sconosciuta.
La nube radioattiva in Nord Europa, cosa è successo?
La notizia della presenza di questa nube radioattiva in Nord Europa è stata divulgata di recente dal Ctbto, un’organizzazione che monitora proprio il bando mondiale degli esperimenti atomici. Stando a quanto detto da questa organizzazione, questa nube ha origine umana, probabilmente generata da qualche centrale nucleare. Le zone più colpite da questa nube radioattiva sono la Svezia, il sud della Finlandia, il nord della Danimarca, la Lettonia, l’Estonia e la zona nord-occidentale della Russia, tra cui San Pietroburgo. Sempre secondo gli esperti, questa nube radioattiva non è nociva per la salute pubblica, anche se avere a che fare con isotopi di cesio 134, cesio 137 e rutenio 103, anche in piccola parte, non è del tutto salutare. Questa nube radioattiva è stata rilevata dalla centralina di monitoraggio del Ctbto a Stoccolma il 22 e il 23 giugno di quest’anno.
La nube radioattiva in Nord Europa, di chi è la colpa?
L’organizzazione che ha scoperto questa nube radioattiva ha incolpato la Russia come causa scatenante. Ma la stessa Russia, sia col suo governo, sia con la società russa di gestione di centrali nucleari; ha chiarito che nessun incidente o problema nucleare è avvenuto in Russia. Ecco alcune dichiarazioni russe su questo accaduto:
“Nessuna anomalia è stata registrata nelle centrali nucleari Leningradskaya e Kolskaya – Abbiamo un sistema di monitoraggio dei livelli delle radiazioni assolutamente avanzato e non ci sono allarmi di emergenza – Non conosciamo la fonte di questa informazione”
Anche i paesi Finlandia e Svezia hanno rassicurato tutti dicendo che nessuna anomalia o problema ha interessato le loro centrali nucleari. Quindi? Quindi questa nube radioattiva in Nord Europa è presente, seppur molto lieve, ma la sua presenza è molto misteriosa e sicuramente qualcuno starà mentendo; e può essere lo stesso Ctbto o una qualche nazione. Al momento non si sa.
Conclusioni
In conclusione bisogna dire che questa nube radioattiva in Nord Europa può avere le più svariate cause. Sicuramente è di origine umana e non naturale o altro. È probabile che sia avvenuto un guasto o incidente a qualche centrale nucleare o sia stato fatto un qualche esperimento (probabilmente militare) con l’omertà e la “copertura” che può essere dello stesso Ctbto o di qualche paese. Al momento non si conosce altro e questi sono soltanto sospetti. Sicuramente bisognerà indagare più a fondo, del resto a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca.
Quello del nucleare è un problema e un vantaggio. Se utilizzata bene e con le dovute cautele e precauzioni, una centrale nucleare può essere molto utile (anche se esistono risorse energetiche molto più affidabili, durature e tecnologiche, purtroppo di molto meno conosciute). Le stesse centrali nucleari sono spesso e volentieri militarizzate ed utilizzate per fini strategici. Ma finché si rimane nella correttezza tutto è lecito, il problema è quando vengono fatti sporchi affari.
Al momento bisogna attendere ulteriori notizie ed informazioni. Sicuramente si deve capire di più su questa situazione. Perché ora è “lieve”, in futuro può capitare di peggio e bisogna evitare nuovi Chernobyl o Fukushima, del resto prevenire è meglio che curare. In ogni caso bisognerà ulteriormente regolamentare, senza ombra di dubbio, il nucleare.
Fonte immagine: Pixabay
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