Un lavoro pregiato che vi invitiamo ad ascoltare più e più volte. Perché in effetti non basta un solo ascolto per apprezzare e catturare ogni singolo particolare che nasconde questo nuovo disco di Rita Zingariello dal titolo “Il canto dell’Ape”. Un cesellare in modo artigiano non solo le parole e le immagini che esse rimandano ma è anche un raccogliere dettagli da ogni passaggio musicale, ogni arrangiamento, ogni dinamica. Un disco acustico, di pop italiano, di canzone d’autore e di cenni world che rimandano al sole, all’Argentina, al tango, alle immaginazioni di un magico mondo di Amelie. La bellissima voce della cantautrice pugliese poi arricchisce il tutto di emozione. In rete il video della title track del disco spiega tutto con cura e, manco a dirlo, dovizia di particolari. Buon ascolto.
Ho l’impressione che sia un disco che ha raggiunto un livello importante di maturazione. Tu come lo senti?
Sento di aver messo insieme tante belle persone prima che tanti artisti stimati per il piacere di condividere del tempo con loro e lavorare ad un disco pensato e prodotto in un lungo anno.
Probabilmente il tempo è un ingrediente essenziale per far maturare meglio le cose.
Avverto in tanti momenti che hai chiesto alla melodia un fascino che forse non ha ancora dimostrato di avere. Sei d’accordo?
Probabilmente si. E’ stato scritto tutto o quasi nella nostra musica e allora ho provato ad incorniciare con quadri originali un contenuto forse già visto.
Hai cercato l’Argentina spesso e volentieri. Come mai?
La mia curiosità mi porta ad allontanarmi spesso dalle radici per sentirmi a casa altrove.
Altri che hanno ascoltato l’album hanno scorto in esso sonorità di quartieri francesi e spagnoli, adesso posso aggiungere l’Argentina alla lista dei Paesi che devo ancora visitare 🙂
Ed invece del linguaggio “distorto” di questa nuova canzone italiana che va tanto di moda oggi… cosa mi dici?
Non so se “distorto” sia l’aggettivo giusto per raccontare una musica che per qualche motivo piace… ascolto spesso la nuova canzone italiana ma spesso resto delusa perché mi sembra tutto uguale.
Sento autenticità in poche cose e molto più spesso sembra invece che si tenti di percorrere una strada solo perché esiste già un pubblico che la percorre.
Prossimo video? Mi viene in mente quest’associazione: “Il gioco della neve” e Venezia.
Intanto è in uscita il video di “Ballo ferma”, secondo singolo estratto dall’album che vi invito a guardare. Ci sono i colori della mia Puglia e delle sonorità che ricordano maggiormente l’estate.
Riguardo a “Il gioco della neve” è una delle tracce a cui sono maggiormente legata. Venezia è una città sognante che da sempre mi affascina per la sua bellezza velata di mistero.
Chissà che non prenderò in considerazione questo tuo suggerimento 🙂
Hits: 0