In tutte le salse, il gioco piace. Ancor di più se analogico. Almeno così dimostra Play – Festival del Gioco, kermesse pensata per grandi e piccoli, singoli e famiglie. Centinaia e centinaia di appassionati che si riuniscono in quel di Modena. Obiettivo dichiarato dell’evento: far conoscere la funzione educativa del gioco. 20mila metri quadrati, 150 espositori, 2500 tavoli allestiti, 300 eventi in programma. Un evento unico.
Quali sono le valenze del gioco?
Ma che valenze ha il gioco? Tante, a dire il vero. In esso sono rintracciabili stimoli intellettuali e creativi, d’intrattenimento e divertimento. Il gioco è una via di fuga, una realtà nella realtà, poco importa se virtuale o aumentata, come sempre più spesso si sente parlare. In particolare i giochi analogici aiutano nel cambiare prospettiva. Lo si comprende meglio facendo una valutazione complessiva degli ultimi due anni.
La pandemia ha riscritto tutte le abitudini e i device elettronici sono rimasti l’unico baluardo col mondo esterno. In una sola parola l’unica via di fuga e di svago, in un momento più che drammatico. Lo svago si è consumato così dinanzi ad un monitor, come abbiamo già raccontato sul nostro blog.
Così molti stereotipi sul gioco sono caduti: da canale di isolamento a mezzo di socializzazione, un boom culturale oltre che nei dati. Confermati dal Global Board Games Market Report del 2021, che ha registrato un tasso di crescita per il settore gioco del +13%. Percentuale destinata a crescere da qui al 2025. L’Italia, in questo campo, è tra le nazioni più avanzate. Il mercato del gioco, compresi quelli da tavolo, supera i 100 milioni di euro. Con proposte pari a 800 titoli nuovi per anno, è in crescita continua.
Sono soprattutto i giovanissimi ad alimentare la crescita del gioco. L’iGaming piace sempre di più, soprattutto per il coinvolgimento che assicura. Tra i prodotti più apprezzati spuntano i giochi online, grazie anche al successo che raccolgono sulle console, i giochi pensati ad hoc per smartphone la new entry rappresentata dalle slot online. Analisi di target infatti evidenziano come la generazione dei Millennials sia quella più coinvolta nel mondo del gioco: tra i 25 e i 39 anni, insomma, si ha voglia di uno svago differente.
Intanto in occasione di Play-Festival Del Gioco prenderanno la parola anche sessanta associazioni di settore, per portare avanti il messaggio sull’importanza del gioco nella quotidianità. Proprio per questo Play conterà sulla collaborazione dei principali enti di ricerca italiani: l’Istituto Nazionale di Astrofisica, per esempio, o l’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale.