Si chiama Luca Trani, 28 anni, il cecchino che ha seminato il terrore oggi a Macerata. Trani ha causato almeno sei feriti, tutti immigrati, sparando all’impazzata dalla sua auto, questa mattina.
Il cecchino di Macerata
Luca Trani, 28 anni, incensurato, è stato fermato dai carabinieri al termine di due ore da incubo. Stamattina, tra le vie di Macerata, ha, infatti, sparato sulla folla, ferendo sei persone. Un metro e 80, fisico atletico, rasato, Traini è stato bloccato in piazza della Vittoria, dinanzi al Monumento ai Caduti, mentre faceva il saluto romano. L’uomo ha un passato politico. Era stato candidato alle elezioni amministrative 2017 a Corridonia (in provincia di Macerata) con la Lega Nord. Ricordiamo che nel programma elettorale del candidato sindaco, Luigi Baldassarri, vi era anche il «controllo degli extracomunitari».
Secondo la testimonianza di Francesco Clerico, titolare della palestra Robbys di Tolentino, Trani era stato cacciato dalla palestra che frequentava lo scorso ottobre, in quanto aveva atteggiamenti sempre più estremisti. Inoltre, sembra che ultimamente girasse con una pistola. Secondo Clerico, a rovinare il ragazzo, che ha una “situazione famigliare disastrosa“, sarebbero state le cattive compagnie. Trani negli ultimi ani sarebbe stato vicino a Forza Nuova che, in una nota, ha difeso il suo operato di stamani.
La follia di Trani
Traini ha seminato stamattina il panico a Macerata a bordo di un’Alfa 147, sparando per le strade della città, vicino alla stazione e in via dei Velini e via Spalato, zona di spaccio in cui abitava il nigeriano presunto responsabile dell’uccisione di Pamela Mastropietro, il cui cadavere fatto a pezzi è stato rinvenuto in due trolley nelle campagne di Pollenza. Stando a chi conosceva bene la ragazza, però,questa non aveva alcun tipo di legame con il cecchino. Quest’ultimo, dunque, avrebbe usato il delitto della giovane come scusa per scatenare la sua follia omicida.