Loris Karius sembrerebbe aver detto no al trasferimento soltanto in base a ciò che lo lega oggi all’Italia. Ne ha parlato in un’intervista rilasciata al Corriere. Fino allo scorso ottobre era sconosciuto alla cronaca rosa italiana, mentre da molti mesi non si fa che parlare dell’amore che lo lega alla conduttrice di DAZN, Diletta Leotta. Oggi i due sono una famiglia, grazie all’arrivo della loro prima figlia, Aria, nata in agosto proprio nel giorno di compleanno della mamma.
La coppia è affiatatissima, nonostante i momenti di lontananza, dato che lui gioca in Inghilterra, in Premier League, e lei vive ancora a Milano.
Loris Karius, per ora niente Italia
Il portiere tedesco, in forza al Newcastle ha ammesso: “La maggior parte del tempo siamo distanti, per forza. Parliamo tanto al telefono, facciamo videochiamate con FaceTime. Diletta appena può mi viene a trovare, ma non è semplice“.
Per ora i due innamorati sono divisi professionalmente parlando, perché militare nel campionato italiano non è nei piani più immediati di Karius: “È una soluzione possibile, che considero. In futuro potrà succedere. Da bambino seguivo in TV le partite dell’Inter, Milan e Juve. Ma non voglio muovermi solo in base ad Aria e Diletta. Aspetto una buona opportunità di lavoro“. Resta quindi da trovare un equilibrio a tre tra amore, lavoro e logistica. Nulla però, toglie al legame forte che si è creato in quella che oggi è una famiglia a tutti gli effetti.
L’amore tra Loris Karius e Diletta Leotta, il piano della vita e l’arrivo della piccola Aria
La cosa certa è che Loris ha scelto Diletta come sua compagna di vita: “Diletta è sempre positiva, sorridente. Ha un carattere solare. Si prende cura di me: quando siamo insieme sto bene“. E alla domanda riguardo il desiderio di avere un altro figlio: “Ma in futuro, c’è tempo“.
Dal colpo di fulmine durante il loro primo incontro a Parigi è cambiato tutto: “Con lei ho scelto di fare una famiglia. Il nostro piano è stare insieme per le nostre vite“. E sull’arrivo della piccola Aria: “Quando l’ho vista per la prima volta non ho capito più niente. Mi piace pensare che c’è questo scricciolo che ha bisogno di me. È un dono, con lei riesco a dare il giusto peso alle cose che prima mi sembravano importanti. Mi godo tutto il tempo insieme“.
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