Monchi, dopo anni di trionfi con il Siviglia, si trova a fare i conti con la realtà della Roma. Il Ds spagnolo, inizia a capire il perchè dei continui flop della gestione americana di Pallotta. La proprietà a stelle e strisce si è contraddistinta per la totale mancanza di organizzazione in questi anni. I tanti flop strapagati da Sabatini hanno fatto il resto.
Monchi e il dilemma allenatore
Il primo obiettivo di Monchi è ingaggiare il nuovo tecnico. Ormai tutti sanno che sarà Di Francesco, eppure non è stato ancora ufficializzato. Il motivo? Il tecnico ha una clausola di tre milioni di euro e il club giallorosso non vuole pagarla. Si tratta con Squinzi che, però, non ha intenzione di fare sconti. Questa situazione rischia di compromettere la programmazione del club giallorosso e innescare un pericoloso effetto domino.
La Roma deve iniziare a programmare la prossima stagione non può farlo senza un nuovo allenatore. Al momento non sembrano esserci alternative a Di Francesco che, dunque, si trova imprigionato.
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Salah via, attacco da ripensare
Il secondo dilemma di Monchi riguarda i giocatori. Salah è dato in partenza in direzione Liverpool. Per Rudiger c’è l’Inter. Sottotraccia, però, c’è anche la questione Naingollan. Il belga aspetta l’aumento dell’ingaggio promesse e mai mantenuto. Come se non bastasse, l’arrivo di Di Francesco potrebbe significare un passo indietro dal punto di vista tecnico per l’ex Cagliari.
Di Francesco, infatti, è un’integralista e non spicca per capacità di adattamento alle caratteristiche dei giocatori. Nel Sassuolo, al suo primo anno di A, stava facendo retrocedere la squadra perchè insisteva su un modulo (il 4-3-3) non adatto alle caratteristiche dei giocatori. C’è voluta una rivoluzione tecnica, con tanto di esonero e richiamo, per permettergli di salvare la squadra e la sua carriera.
Naingollan, però, ora gioca stabilmente da trequartista. Nel 4-3-3 dovrebbe arretrare da interno. Siamo sicuri che accetterà senza fiatare?
Rivoluzione totale
Monchi deve dare la caccia ad almeno quattro profili: un portiere, un terzino sinistro, un interno ed un esterno d’attacco. Per quest’ultimo ruolo si fanno i nomi di Forsberg del Lipsia e del solito Berardi.
Come interno rimane sempre aperta la pista Pellegrini.
I problemi maggiori sono in difesa. Szczesny non rimarrà. La Roma cerca un estremo difensore, perchè non si fida nè di Allison, nè del rientrante Skorupski. L’ultima idea è Mirante del Bologna come “chioccia” del brasiliano. E’ chiaro che si tratta di una soluzione tampone.
Sulla fascia sinistra, l’infortunio di Emerson complica i piani. Mario Rui preme per andare via, quindi, serve un giocatore di livello.
Uno dei prospetti potrebbe essere Mendy del MOnaco, bottega cara, però, da cui comprare.
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