Frequentemente ci si ritrova a dover parlare in pubblico, a qualunque età e in diversi ambiti; inizialmente quando si è bambini e ci si espone a scuola, poi si cresce e si effettua una presentazione in ufficio o in altri luoghi. Quest’ultima situazione si presenta, nella maggioranza dei casi, durante dei convegni organizzati ad hoc dai proprietari delle aziende. Durante il suddetto incontro, è facile si possa dover passare da un argomento all’altro con una certa flessibilità, magari partendo dall’analisi dei dati finanziari, fino ad arrivare alla presentazione di un nuovo prodotto da lanciare sul mercato, passando per l’ottimizzazione del personale. Un convegno è dotato di un’essenziale importanza, motivo per cui è opportuno strutturare al meglio il proprio discorso.
In molti casi avere un supporto visivo può aiutare sia il relatore sia gli spettatori ed è per questo che, anche a seconda del tema trattato, molti speaker utilizzano delle slide da far scorrere su uno schermo durante il loro intervento. Per quanto riguarda la preparazione delle diapositive è importante non solo avere competenze in materia ma anche usare un’estensione per powerpoint funzionale, e al riguardo segnaliamo che nel sito ufficiale di Maurizio La Cava, figura nota nel settore, è possibile scoprire i vantaggi che offre tale strumento. Sfruttare un powerpoint nel pieno delle possibilità messe a disposizione, permette di ottenere dei benefici in grado di colpire positivamente gli interlocutori, e la platea intera non potrà far altro che apprezzare il qualitativo sforzo realizzato. Tuttavia, si potrebbe entrare in uno stato di ansia precedentemente: per tranquillizzarsi, ecco come si prepara un intervento a un convegno.
Preparare in anticipo come e su cosa verterà l’intervento
Bisogna sapere che il pubblico al quale ci si rivolge sarà composto da colleghi, i quali presenteranno dei gradi differenti di conoscenza; dunque, bisogna impostare il discorso in modo tale che risulti fruibile a chiunque. Siccome un convegno è un evento aziendale fondamentale, è importante arrivarci preparati. Per far ciò, si potrebbe strutturare la presentazione cominciando da una mappa concettuale, così da avere un primo approccio visivo che aiuti la propria pulizia mentale, dando un ordine a quanto si dovrà esporre. L’importante è evitare di adoperare tecnicismi sterili e respingenti.
Come muoversi il giorno dell’intervento ad un convegno
Non appena è giunto il famigerato giorno del discorso, prima di realizzare il proprio intervento al convegno in questione è opportuno svolgere dei passaggi preliminari per potersi migliorare. Si potrebbe familiarizzare con l’ambiente circostante nel quale si terrà la presentazione; basta semplicemente entrare prima nel luogo dove ciò avverrà. Successivamente vanno effettuate le dovute prove tecniche: è opportuno collegare il microfono e verificare che l’audio dell’impianto sia ottimale, così come è preferibile collegare in anticipo il computer allo schermo sul quale verrà proiettato il materiale. Altro fattore da tenere in considerazione riguarda la tranquillità, per cui si potrebbe prendere un caffè con i colleghi prima di cominciare.
Creare un contatto con dei volti amici
Tra il pubblico ci saranno senz’altro dei volti amici, i quali sono capaci di trasmettere serenità. Creando un contatto visivo con loro, scambiando semplicemente degli sguardi con i propri amici, sarà più facile esporre senza andare nel pallone. Infatti, più si parla con sicurezza, più le persone si sentono coinvolte.
Comunicare con il corpo
Un altro aspetto da considerare riguarda il movimento del corpo, siccome il linguaggio non verbale vuole la sua parte. Bisogna trovare il giusto compromesso tra un movimento non eccessivo e un certo grado di staticità, raggiungendo un equilibrio tale da generare un senso di sicurezza negli altri mentre si parla.
Comunicare con la voce
Nel momento in cui ci si espone vocalmente, è opportuno variare il tono a seconda di quello che si dice e quando. Esprimere le emozioni è fondamentale per creare empatia con il pubblico, e farlo col sorriso è ancor più importante.
Foto di Kane Reinholdtsen su Unsplash