SAN PIETROBURGO – Putin avverte: “Se abbiamo distrutto cinque sistemi Patriot a Kiev, cosa ci può impedire di distruggere ogni edificio o struttura nel centro di Kiev? Non ci sono queste restrizioni. Non lo facciamo per un certo numero di ragioni”, ha affermato il presidente russo intervenendo al Forum economico di San Pietroburgo. Alla domanda su quali sono queste ragioni, ha risposto che lo dirà successivamente. L’Ucraina ha in passato smentito le affermazioni russe sulla distruzione di sistemi Patriot.
Quanto alla controffensiva, le forze armate ucraine ”non hanno alcuna possibilità” contro i soldati inviati da Mosca. “Il nemico non ha successo in alcuna zona”, ha detto Putin, spiegando che “in questo momento, mentre stiamo parlando, si sta facendo un altro tentativo di controffensiva” e ”in diversi settori il nemico sta cercando di attaccare con le forze di più unità nella direzione di Zaporizhzhia”.
“In questo momento è in corso una battaglia. Penso che le forze armate ucraine non abbiano possibilità, non ci saranno possibilità qui. Proprio come in altre direzioni. Su questo non ci sono dubbi”, ha sottolineato il presidente russo. che ha ribadito come “la Russia non ha bisogno di armi nucleari” e lo farà ”solo nel caso di una seria minaccia all’esistenza dello stato russo”.
Putin avverte: “Possiamo colpire il centro di Kiev”
”Abbiamo più armi di questo tipo rispetto ai Paesi occidentali”, ha detto Putin, secondo il quale esiste un “serio pericolo” che la Nato possa essere trascinata ulteriormente nella guerra in Ucraina. Sul fronte economico, il leader del Cremlino ha sostenuto che le sanzioni imposte dall’occidente dopo il lancio della guerra in Ucraina ”non ci hanno isolato” e ha ribadito che le porte della Russia sono ”aperte alle aziende straniere”.
Anzi, secondo Putin le sanzioni contro la Russia hanno portato a una “espansione” del suo commercio con “i mercati del futuro”. In questo contesto ha elogiato i nuovi accordi con i paesi dell’Asia, del Medio Oriente e dell’America Latina, definendoli “partner affidabili e responsabili”. Inoltre, ha aggiunto, “il sistema internazionale neocoloniale ha cessato di esistere, mentre l’ordine globale multipolare si sta rafforzando. Questo è un processo inevitabile”.
Putin ha anche ricordato Silvio Berlusconi, chiedendo alla platea “un minuto di silenzio per onorare la memoria del fondatore di Forza Italia”: “Berlusconi ha fatto molto per costruire relazioni normali e a lungo termine tra la Russia e i paesi della Nato. Era una persona molto brillante, molto attiva, energica. Senza alcuna esagerazione, lo considero una personalità di spessore su scala globale”, ha detto Putin.