Da una ricerca scientifica americana è risultato che circa 80 milioni di abitanti negli Stati Uniti soffrono di steatosi epatica non alcolica (NAFLD), una patologia correlata positivamente all’obesità, all’ipercolesterolemia e al diabete.
“Ciò significa che circa 1 persona su 3 soffre di accumulo di lipidi nel fegato e nel corpo“, conferma Robert Fontana, epatologo e direttore sanitario del Michigan Medicine Medical Procedures Unit. Soffrire di NAFLD può portare all’insorgenza di gravi rischi tra cui l’insufficienza epatica e la comparsa del cancro al fegato. Come prevenire? Ecco i due consigli utili per mantenere il benessere della ghiandola epatica.
Fegato sano: ecco i consigli di Robert Fontana del Michigan
Per mantenere il fegato sano ed in perfetta salute, è bene seguire una dieta costituita da alimenti che aiutino a prevenire i danni cagionati da malattie e da disturbi quali la steatosi epatica non alcolica (NAFLD). Mangiare grandi quantità di frutta e verdura, soprattutto di ortaggi a foglia verde e di quelli dai colori vivaci è un ottimo comportamento alimentare che nel tempo porta a beneficiare dei risultati auspicati.
Robert Fontana, epatologo e direttore sanitario del Michigan Medicine Medical Procedures Unit ha concentrato gli studi e le ricerche scientifiche sulla necessità di seguire buone pratiche alimentari per mantenere sano il fegato dei pazienti.
Piuttosto che dare consigli generici, il famoso epatologo del Michigan dà specifiche indicazioni al riguardo per mangiare in modo consapevole, evidenziando gli alimenti che mantengono il fegato sano.
“La dieta è il modo attraverso cui le persone possono assicurare il benessere del fegato“, commenta Fontana. “Occorre ridurre la quantità di carboidrati ingerita quotidianamente e prestare attenzione al totale di calorie apportate all’organismo umano”. Grazie a questi piccoli consigli è possibile ridurre l’accumulo di lipidi nel fegato. Per una buona dieta epatica Fontana suggerisce di fare la spesa tre volte alla settimana per l’approvvigionamento di alimenti freschi ed evitare i distributori automatici.
Evitare la dieta “occidentale” ad alto contenuto di grassi e zuccheri, che cagionano l’infiammazione del fegato: nutrirsi in modo consapevole significa evitare l’assunzione di tutti gli alcolici.
“Non importa se è vino, birra o liquore. L’alcol è nocivo e veleno per il fegato, specie se assunto dai pazienti affetti da malattie epatiche preesistenti” suggerisce Fontana.
Occorre prestare attenzione anche all’assunzione di integratori a base di erbe: “Non ci sarebbero prove scientifiche che gli integratori alimentari assicurino il benessere del fegato“, afferma l’epatologo.
Fontana ha recentemente pubblicato i risultati di una ricerca scientifica che avrebbe dimostrato una correlazione positiva tra incremento delle lesioni epatiche e assunzione di farmaci ed integratori a base di erbe, oltre che dei prodotti dietetici da banco.
Inoltre, i ricercatori avrebbero rivelato che ben il 50% degli ingredienti elencati in etichetta sugli integratori non corrisponderebbero a quanto analizzato in laboratorio.
Oltre alla dieta alimentare occorre prestare attenzione all’esercizio fisico (2/3 volte a settimana) che consentirebbe ad ogni organismo umano di migliorare il benessere della ghiandola epatica e della salute olistica.