Un altro viadotto è crollato, questa volta sulla tangenziale di Fossano, nel cuneese. La struttura di cemento si è abbattuta su un auto dei carabinieri, ferma per un posto di blocco. Per fortuna nessuno dei due militari ha riportato ferite. Hanno fatto tutti in tempo a trarsi in salvo.
Il crollo del viadotto
Due carabinieri se la sono vista brutta oggi, sulla tangenziale di Fossano. Qui è crollato il viadotto, finendo proprio sulla macchina dei militari. Questi ultimi, stando alle prime ricostruzioni, hanno sentito degli scricchiolii e hanno fatto in tempo a mettersi in salvo.
Per evitare ulteriori pericoli, l’intera zona è stata messa in sicurezza. Fortunatamente al momento del crollo non c’erano auto in transito sul viadotto. Il tratto di strada crollato era chiuso al traffico perché erano in programma lavori di ristrutturazione.
Ora bisognerà capire perchè quel viadotto è crollato.
Materiale non idoneo?
Sono partite subito le indagini per comprendere i motivi che hanno portato al crollo del viadotto a Fossano, nel cuneese. Tra le ipotesi che si fanno, ci sono i difetti progettuali, la scarsa qualità del materiale usato per la costruzione o un’esecuzione carente dei lavori. La procura della repubblica di Cuneo ha aperto un’inchiesta, al momento contro ignoti, ipotizzando il reato di crollo colposo.
Il viadotto era stato costruito nel 2000. Si tratta di una strada che collega la viabilità ordinaria all’autostrada A6 Torino – Savona che attraversa il comune del Cuneese.
L’ira di Chiamparino
Il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, è stato chiaro sulla vicenda del viadotto crollato a Fossano: “È solo per un puro caso che nel crollo del ponte sulla tangenziale di Fossano non ci siano state vittime e feriti, ma solo danni materiali. Non è assolutamente accettabile che costruzioni che hanno poco più di 25 anni possano esporre a questi rischi la popolazione”. Queste le sue parole in una nota. Chiamparino ha chiesto anche che siano controllate “tutte le strutture del Piemonte costruite con caratteristiche simili“.
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