Gian Pieretti: un cantautore geniale, precursore del Beat in Italia.
Lo abbiamo intervistato in esclusiva per voi.
Parlaci dei tuoi esordi con Ricky Gianco
Sono passati molti anni… Abbiamo cominciato praticamente prima che nascesse il Clan (l’etichetta di Adriano Celentano nda)
Alla tua prima partecipazione al Festival di Sanremo portasti “Pietre” con Antoine. Cosa puoi raccontarci di quella tua esperienza?
Beh io avevo deciso che sarebbe stata la mia prima e ultima partecipazione a Sanremo e così è stato. Non mi interessava il Festival… Troppi problemi, mi hanno fatto tagliare i capelli, mi han fatto mettere lo smoking, ero un capellone e perciò non vi volevo più andare ed infatti…
Era però un’ottima vetrina promozionale…
Sì, lo è stata perché la canzone meritava quella esposizione ma da parte mia non c’è stata soddisfazione

Hai scritto canzoni per tanti altri artisti famosi, ma qual è quello che ti è rimasto più dentro?
“Nel Ristorante di Alice” dell’Equipe 84.
Per quale motivo?
Perché loro l’hanno fatta benissimo e io e Ricky (Gianco nda) ci abbiamo messo un bel po’ a farla perché non riuscivamo a trovare una divisione ma poi la stesura finale ci convinse.
Un’altra tappa della tua carriera discografica furono gli SOS con Paki Canzi e Donatello. Come nacque questo gruppo?
In realtà non abbiamo mai pubblicato niente come Sos. Avevamo pensato questa cosa e nacque perché ci trovavamo in sala di registrazione dove io stavo incidendo un disco che si chiama “Nobel”: dodici canzoni di Bob Dylan importanti ma poi purtroppo me lo hanno bloccato. E allora abbiamo deciso di fare qualcosa noi
L’ultimo tuo disco in studio, “Cinquant’Anni da Poeta” include brani nuovi e hit riarrangiate. Cosa ci puoi dire a riguardo?
Avevo voglia di fare delle canzoni inedite che avevo già pronte. In televisione non ce le fanno fare quindi tanto valeva che le facessi io sul mio disco.

Perché secondo te il Beat ha segnato un’epoca?
Il beat non è stato solo un periodo. E’ stata una generazione di poeti. Tutto è cambiato. Dalla libertà di scegliere, alla pittura, al cinema, alla letteratura, alla musica alla moda. Abbiamo cambiato TUTTO.
Noi e solo noi abbiamo fatto questa rivoluzione culturale.
L’avete creata voi!
Esatto. Ho girato l’Italia insieme a Jack Kerouac, Allen Ginsberg, Fernanda Pivano. C’ero proprio dentro.

Con te hanno suonato anche i Grifoni che poi si evolveranno in Pfm…
I Grifoni si sono trasformati poi in Pfm, ma non ho avuto solo loro. Ho avuto anche Demetrio Stratos (I Ribelli e Area nda), Mario Lavezzi, Giorgio “Fico” Piazza, Franz Di Cioccio e persino Massimo Boldi che suonava la batteria nel gruppo chiamato Epoca 70.
Progetti futuri?
Avevo questo disco che si chiama “Nobel” che non mi lasceranno uscire, perché gli autori non vogliono traduzioni letterarie di Bob Dylan e che io le abbia incise. Vogliono che incida le loro canzoni ma ho detto loro: “non se ne parla, fanno schifo i vostri testi, voglio cantare ciò che dice Dylan”. E’ un progetto pertanto a piede fermo. Poi ce n’è un altro che si chiama “Anche se non sono Bob Dylan” e faccio dodici canzoni inedite in cui dico “anche se non sono Bob Dylan canto le sue cose come mi pare”. E poi sto facendo un’altra cosa.
Una mattina mi sono trovato che canticchiavo alcuni motivi e mi sono accorto che questi amici non li rivedrò più. Non li ritroverò più in televisione, negli Autogrill, alle serate… Tutti amici che non ci sono più. E allora ho deciso di far un disco che si chiamerà “Carissimi ed Indimenticabili Amici” dove canterò le canzoni di tutti da Ivan Graziani a Lucio Dalla. Ivan Graziani è stato uno dei miei più grandi amici. Ha inciso con me, ha suonato con me… E’ stato straordinario. E del suo repertorio reinterpreto “Lugano Addio”. Era geniale Ivan!

Discografia di Gian Pieretti
Se Vuoi Un consiglio – Vedette Records (1967)
Il Viaggio Celeste Di Gian Pieretti – Ricordi (1969)
Il Vestito Rosa Del Mio Amico Piero – Ricordi (1973)
Cianfrusaglie – Dig-It International Records (1974)
Don Chisciotte – New Enigma Records (1989)
Caro Bob Dylan – Fuego (1997) (live)
Cinquant’anni da poeta – K1 Records (2013)
Tutte le foto nell’articolo sono state scattate dall’autore.