Kate Bush la regina della canzone britannica raggiunge oggi la ragguardevole cifra di sessanta candeline da spegnere.
Non bisogna dimenticare però che oltre ad essere cantautrice e compositrice è però anche danzatrice, mimo e produttrice discografica.
Insomma quella che si potrebbe definire una vera e propria artista a trecentosessanta gradi.
Nata a Welling, ha una voce davvero possente che le ha garantito il successo sin dai suoi esordi datati 1978.
In quell’anno uscì l’album “The Kick Inside” che includeva il singolo “Wuthering Heights” ispirata al romanzo omonimo di Emily Brontë e l’Inghilterra era ancora in subbuglio per la rivoluzione effettuata dal Punk a livello di moda e di musica.
Nonostante ciò riusì ad imporsi a livello mondiale.
A scoprire Kate Bush fu addirittura l’amico David Gilmour, chitarrista dei Pink Floyd, che la aiutò finanziando i primi demo che la portarono a firmare per la Emi.
Kate Bush è stata la prima cantante donna ad aver conquistato la vetta della classifica inglese l’album “Never for Ever” (nel 1980).
L’unica ad avere almeno cinque album nelle prime cinque posizioni in cinque decadi differenti.
Durante la sua lunga carriera Kate Bush ha duettato con numerosi artisti famosi quali Peter Gabriel, Midge Ure, Big Country e collaborato con Jeff Beck, Ian Bairnson (Alan Parsons Project), John Williams, Prince, Eric Clapton, Elton John, Gary Brooker e numerosi altri.
Il pubblico l’ha sempre amata nonostante la sua lunga assenza dalla discografia dal 1993 al 2005, anno in cui ritornò con il fortunato doppio album “Aerial”.
Nel 2012 poi reincise il suo celebre successo “Running Up That Hill” in occassione delle Olimpiadi estive a Londra.
Nel 2013 è stata insignita dalla regina Elisabetta II della carica di Commander of the British Empire.
Nel 2014 stupì davvero tutti annunciando un tour nel Regno Unito andato esaurito in pochissimi minuti.
Ha vinto diversi premi tra cui un Brit Awards nella categoria “Best British Female” nel 1987, un Edison Awards per “Wuthering Heights” nella categoria “Best International Single”, due Igor Novello (uno nel 1979 per “The Man with the Child in His Eyes” nella categoria “The Outstanding British Lyric” e uno nel 2002 per l’“eccezionale contributo alla musica britannica”.
Da segnalare inoltre un Midem Video Awards nel 1980 nella categoria “Best International Performance” per “Babooshka”, un Nme Awards nel 1979 come miglior cantante femmina, un “Q Classic Songwriter Award” nel 2001 e uin South Bank Sky Arts Awards nel 2012 per l’album “50 Words for Snow”.
Vi lasciamo con alcuni dei suoi videoclip più famosi, sperando che qualcuno fra i nostri lettori possa così scoprire una delle più belle voci di sempre.