29 anni fa i Pink Floyd in concerto a Venezia
Una folla di migliaia di persone accorse da tutto il mondo invase la città veneta per vedere il gruppo inglese in uno dei più grandi spettacoli della musica del secolo scorso che avrebbe potuto rivaleggiare con Woodstock e Live Aid per la sua importanza.
Temperature tropicali non scoraggiarono gli oltre 100000 fan.
Teatro della scena fu un palco di ben dieci tonnellate allestito su una chiatta delle dimensioni di 97x27x24 metri, per un totale di circa due miliardi di spesa.
L’evento venne trasmesso in diretta in Italia da Rai Uno ed in mondo visione in 23 paesi.
Per la prima volta anche l’Europa dell’est, Russia compresa, poté vedere un concerto di tale portata.
L’evento giungeva ad un giorno di distanza dai 200 anni della presa della Bastiglia e dopo i festeggiamenti dell’anniversario anche migliaia di francesi si riversarono nella laguna per non perdersi un evento che definire “storico” sarebbe alquanto limitato.
A Venezia invece si solennizzava il Redentore (ricorrenza vecchia di oltre quattro secoli in cui si celebra la liberazione della città dalla peste).
Tante le polemiche che scaturirono, soprattutto legate all’ordine pubblico, mantenuto da più di mille persone.
Ma anche per il rispetto e la tutela dei monumenti quali Piazza San Marco invasa da numerosi fan.
Persino i Pitura Freska anni dopo ne cantarono in maniera ironica nella loro celeberrima hit “Pin Floi”.
I Pink Floyd dal canto loro avevano più di due decadi di carriera e oltre cento milioni di dischi venduti.
La scissione da Roger Waters era già avvenuta da tempo e la band veniva dalla pubblicazione di un album, “A Momentary Lapse of Reason” che risentiva della sua assenza.
David Gilmour e Nick Mason (unico membro ad essere stato presente sin dal 1965) presero le redini del gruppo.
E ritornò per l’occasione anche Richard Wright (che aveva abbandonato momentaneamente per l’album “The Final Cut” ma che qui non figurava come membro stabile).
Ne scaturirono brani quali “The Dogs of War”, “On The turning Away”, “Sorrow” e “On the Turning Away”.
Il risultato?
Il disco dei Pink Floyd fu certificato oro in Austria, Germania, Italia e Regno Unito e platino in Canada, Francia, Spagna, Stati Uniti e Svizzera.
Fatto sta che il concerto divise l’Italia ed il mondo in due: pro e contro.
I presenti ovviamente erano consci di aver assistito ad un evento irripetibile per grandezza e stile, gli assenti poterono solo criticare.
Alla fine però fu soltanto una serata di grande spettacolo, terminata con i fuochi d’artificio.
Oggi esistono svariati bootleg audio e video (un esempio è l’immagine di copertina che ritrae l’artwork di un doppio cd uscito nel 2009) che vengono venduti anche a cifre a volte spropositate.
Di certo però, chi era lì, o chi ne seguì la diretta in tv avrà per sempre qualcosa da raccontare ai posteri.
La più grande band psichedelica di sempre aveva trionfato su tutti e su tutto.
Un altro pezzo di storia musicale fu scritta.
La scaletta:
1) Shine You Crazy Diamond
2) Learning To Fly
3) Yet Another Movie
4) Round And Around
5) Sorrow
6) The Dogs Of War
7) On The Turning Away
8) Time
9) The Great Gig In The Sky
10) Wish You Were Here
11) Money
12) Another Brick In The Wall
13) Comfortably Numb
14) Run Like Hell
I musicisti:
David Gilmour – voce e chitarre
Nick Mason – batteria e percussioni
Richard Wright – tastiere e voce
Jon Carin – tastiere, sintetizzatori e voce
Tim Renwick – chitarre
Guy Pratt – basso e voce
Scott Page – sax
Gary Wallis – percussioni
Rachel Fury, Durga McBroom e Lorelei McBroom – voce