Simona Vicari, esponente vicina ad Alfano, si è dimessa dalla carica di governo che ricopriva. L’ormai ex sottosegretaria alle Infrastrutture è accusata di corruzione.Avrebbe tentato di favorire Ettore Morace. Tutto, in cambio di un rolex da 580 euro.
Corruttori e corrotti
C’è del marcio in Sicilia. Secondo i magistrati palermitani in questi anni nella regione insulare, molti politici hanno attuato una politica di “do ut des” verso alcuni imprenditori, favorendoli in cambio di regali. In particolar modo, i Franza si rivolsero a Maurizio Lupi mentre Ettore Morace a Simona Vicari.
Il Gip definisce “innegabile” che la senatrice Vicari abbia rivestito un ruolo assolutamente determinante nel percorso di approvazione dell’emendamento “secondo una formulazione del tutto rispondente ai desiderata del Morace“.
Tutto per un rolex da 580 euro.
Per accontentare l’imprenditore, la Vicari avrebbe prima fatto pressioni su un deputato regionale, Pietro Alongi, per stoppare una nomina non gradita a Morace. In secondo luogo avrebbe cercato di manipolare l’emendamento che riduce al 4% o mantiene al 10% l’Iva sul trasporto. L’armatore lo voleva al 4.
Alla fine, il regalo arrivò.
Dimessa ma non dismessa
Simona Vicari ci ha tenuto comunque a difendersi dalle accuse. In una nota ha difeso la “liceità delle mie azioni” ma considera necessario un passo indietro per garantire la serenità del settore interessato. E le permette, dice, di poter fare chiarezza sul suo ruolo e, in particolare, sul “regalo ricevuto da Morace che nulla ha a che vedere con il ruolo di Sottosegretario”.
La Vicari, quindi si dice estranea a quello che è ormai stato definito il “sistema Trapani”.
Tutto ruoterebbe intorno a Ettore Morace. L’armatore napoletano di 54 anni, figlio del “Comandante” Vittorio avrebbe cercato in tutti i modi di tutelare il proprio impero, la Liberty Lines, la più grande compagnia marittima di aliscafi d’Europa.
Lo stesso armatore, è stato arrestato per corruzione.