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Stefania Bonomi intervista all’autrice de “Il Pentagramma dell’anima”

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Intervista alla scrittrice Stefania Bonomi, autrice del libro “Il Pentagramma dell’anima” che sta riscuotendo un ottimo successo di critica e di pubblico.

Intervista alla scrittrice Stefania Bonomi

Sicuramente glielo avranno già chiesto in molti… Come mai il titolo “Il Pentagramma dell’anima” per questo suo secondo libro?

Il titolo iniziale era “Dopo la fine” che poi è diventato quello del brano con cui la protagonista diventerà famosa nel corso del Festival di Sanremo. Il libro successivamente ha assunto il titolo “Il pentagramma dell’anima”.

Come mai la scelta di una doppia narrazione?

Devo dire che non è stata neanche una scelta perché alla fine la storia si doveva svolgere in questo modo: una persona che raccontava partendo dall’altra parte che quindi era dipartita a miglior vita e che doveva raccontare che cosa c’era nell’altro mondo ed  entrare in contatto con il lettore.
E poi c’è la storia di Maria Sole e Lucas che si svolge sulla Terra cioè fra di noi: è una narrazione in terza persona. Quindi è diventata in effetti un tipo di scrittura un po’ particolare, un po’ insolita (ma non voluta),  scritta in modo naturale.

Crede nella metempsicosi dato che si parla anche di un percorso ultraterreno?

Assolutamente sì, nel senso che io non mi sono mai avvicinata più di tanto al mondo spirituale, quello dell’energia. Avevo fatto qualche studio molto superficiale sulla fisica quantistica, che sicuramente mi appassionava molto; io non avevo  una religione o un credo, ma ero convinta che una volta che lasciamo il corpo la nostra parte energetica continua. Tutto ciò è successo anche in questo libro che mi ha avvicinato anche al mondo della spiritualità e della medianità.

Cosa sono la musica e l’anima per Stefania Bonomi?

La musica è l’elemento essenziale della mia vita attuale, senza la quale  non potrei vivere perché è la base dello scatenamento del mondo emozionale di ogni persona.
Naturalmente c’è chi segue il genere classico, chi il Rock o l’Heavy Metal, per me  la vera musica è quella che parte dal profondo della nostra anima.
Per cui la musica non poteva esimersi dall’essere presente in questo romanzo tanto che tutti e quattro i personaggi alla fine scoprono di avere un pentagramma uguale: è quello che hanno nella loro anima che li fa poi conoscere, avvicinare e li fa incontrare.

E quindi che tipo di musica ascolta Stefania Bonomi?

Io ascolto le melodie dolci. La musica Pop leggera, molta musica italiana perché scrivendo mi piace seguire i testi e  il senso della canzone, il significato di ciò che esprime; poi vado su cose straniere tipo Elton John piuttosto che Aretha Franklin. Cose comunque sempre un po’ melodiche ecco…

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Autore dell'articolo: Marco Vittoria