Nel 2024, il panorama fiscale italiano subirà importanti cambiamenti, soprattutto per quanto riguarda le tasse di successione. È essenziale per gli eredi comprendere le nuove normative per gestire al meglio l’eredità ricevuta.
Questo articolo esplora le aliquote applicabili, i beni esclusi dall’imposta di successione e le strategie per ottimizzare l’eredità.
Imminenti cambiamenti attendono i contribuenti in relazione all’imposta di successione, con un aggiornamento significativo al modello di dichiarazione. L’Agenzia delle Entrate ha deciso di adeguarsi ai principi prevalenti stabiliti dalla Corte di Cassazione.
La modifica più rilevante riguarda l’eliminazione del cosiddetto coacervo successorio, che è la combinazione artificiale del valore delle donazioni fatte dal defunto a beneficio dell’erede. Questa decisione è stata formalizzata attraverso la circolare 29/E del 19 ottobre 2023 e il provvedimento n. 396213 dell’8 novembre 2023 dell’Agenzia delle Entrate, che ha portato all’aggiornamento dei modelli sul loro sito web, adeguandoli alle nuove disposizioni.
Secondo la circolare, il concetto di coacervo successorio è considerato obsoleto, il che implica che non verrà più utilizzato né per stabilire le aliquote impositive né per calcolare le esenzioni. Il modello aggiornato per la dichiarazione di successione è ora accessibile online e può essere utilizzato a partire dal 9 novembre 2023. Nonostante ciò, la versione precedente del modello rimarrà in uso fino al 9 gennaio 2024.
È importante notare che il cosiddetto coacervo donativo, che rappresenta la combinazione fittizia del valore attualizzato delle donazioni precedenti del donante con il valore complessivo netto dei beni donati, non è stato modificato dalla circolare. Tuttavia, anche per questo aspetto, sarà necessario utilizzare i nuovi modelli progettati per la presentazione della dichiarazione di successione.
Aliquote di successione e Calcolo dell’Imposta
Le aliquote della tassa di successione 2024 variano in base al grado di parentela e al valore dell’eredità. Dettaglieremo come calcolare l’imposta dovuta e quali sono le soglie di esenzione. Recentemente, l’Agenzia delle Entrate ha introdotto modifiche significative al modello di dichiarazione di successione, allineandosi agli orientamenti della Corte di Cassazione. Queste modifiche includono l’abrogazione del coacervo successorio, una pratica che riuniva fittiziamente il valore delle donazioni fatte in vita dal de cuius all’erede. Questo cambiamento semplifica il calcolo delle aliquote e delle franchigie, rendendo il processo più trasparente per i contribuenti.
Aliquote e Parentela: Cosa Devi Sapere
Le aliquote dell’imposta di successione variano in base al grado di parentela. Per coniuge e figli, l’aliquota è del 4%, mentre per fratelli e sorelle è del 6%. Per parenti più lontani e estranei, l’aliquota sale all’8%. Queste percentuali influenzano significativamente la quantità di eredità che effettivamente si riceve.
Franchigie nei beni ricevuti in ereditá
Le franchigie rappresentano un altro aspetto cruciale. Esse determinano una soglia di valore al di sotto della quale non si paga l’imposta. Queste soglie variano in base al grado di parentela e possono offrire significative opportunità di risparmio fiscale.
Beni Esonerati dalla imposta di successione: Una Guida Completa
Non tutti i beni sono soggetti alla tassa di successione. Esploreremo quali beni sono esclusi e come possono influenzare il calcolo dell’imposta. È importante notare che, nonostante le recenti modifiche, le tasse di successione rimangono invariate, così come le imposte catastali, ipotecarie e di bollo.
Beni Ereditati e Esenzioni
Non tutti i beni sono soggetti a tassazione. Alcuni, come il TFR, i titoli di Stato e le polizze vita, sono esclusi. Conoscere questi dettagli può fare una grande differenza nella pianificazione fiscale e nella gestione dell’eredità.
Impatto della Riforma Fiscale delle Succesioni nel 2024
La riforma fiscale del 2024 ha introdotto significative modifiche alla tassa di successione. Analizzeremo come queste modifiche influenzeranno gli eredi e i lasciti. In particolare, discuteremo l’eliminazione del coacervo successorio e come questo influenzerà il calcolo delle imposte dovute.
Procedure per la Dichiarazione La dichiarazione di successione è un passaggio cruciale nel processo. Forniremo una guida passo-passo su come presentarla correttamente all’Agenzia delle Entrate. Con l’introduzione del nuovo modello di dichiarazione, disponibile online dal 9 novembre 2023, gli eredi hanno ora un processo più semplificato a disposizione. Tuttavia, fino al 9 gennaio 2024, sarà ancora possibile utilizzare la vecchia versione del modello. Questa sezione includerà anche informazioni su chi deve presentare la dichiarazione e in quali circostanze può essere evitata.
In particolare, sono obbligati a inoltrare la dichiarazione di successione coloro che sono designati come eredi, una questione che spesso porta gli utenti a chiedersi: ‘Chi deve presentare la dichiarazione di successione?’ A meno che non abbiano formalmente rinunciato, così come i beneficiari di legati e i loro delegati, coloro che hanno acquisito il possesso dei beni ereditari, i gestori dell’eredità, i custodi dell’eredità vacante e coloro che sono stati nominati esecutori testamentari.
La dichiarazione può essere effettuata attraverso i servizi online messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate o, in alternativa, tramite un mediatore autorizzato o presso gli uffici pertinenti dell’Agenzia.
Circostanze in cui la dichiarazione di successione non è richiesta: Non è necessario presentare la dichiarazione di successione, e di conseguenza non si dovrà pagare l’imposta di successione, per coloro che decidono di declinare l’eredità. Inoltre, la presentazione della dichiarazione non è richiesta nei seguenti casi:
Strategie per Minimizzare l’Imposta di successione
Esistono strategie legali per minimizzare l’imposta di successione, come la coacervo successorio e l’autoliquidazione. Nonostante l’abrogazione del coacervo successorio, il coacervo donativo rimane invariato. Questo significa che le donazioni effettuate tra il 25 ottobre 2001 e il 29 novembre 2006 non sono soggette a questa pratica, ma per le altre sarà necessario adottare i nuovi modelli per la dichiarazione.
Circostanze in cui la dichiarazione di successione non è richiesta:
Non è necessario presentare la dichiarazione di successione, e di conseguenza non si dovrà pagare l’imposta di successione, per coloro che decidono di declinare l’eredità. Inoltre, la presentazione della dichiarazione non è richiesta nei seguenti casi:
- Esenzioni dalla dichiarazione di successione per coniugi e parenti diretti: Quando l’eredità è assegnata al coniuge o ai parenti diretti del defunto;
- Valore massimo dell’eredità per evitare la dichiarazione di successione: Se il valore totale dell’eredità non eccede i 100.000 euro;
- Dichiarazione di successione per beni immobili e diritti reali: Se l’eredità non comprende proprietà immobiliari o diritti reali su immobili.
Foto di Nattanan Kanchanaprat da Pixabay