A Londra l’ultimo concerto dei SOFT CELL, “Say Hello, Wave Goodbye”: il nostro live report
A Londra l’ultimo concerto dei Soft Cell — I Soft Cell hanno annunciato lo show in pompa magna a febbraio intitolandolo “Say Hello, Wave Goodbye”; naturalmente la location non poteva che essere nel Regno Unito, a Londra, alla 02.
Data l’enorme richiesta di biglietti arrivata da tutto il mondo, il concerto è stato anche trasmesso in contemporanea nelle sale dei cinema nel Regno Unito ed in Irlanda (il Canada è fra le nazioni previste in futuro).
Un album ed un bluray saranno estrapolati dalla performance nel 2019.
In agosto, Marc Almond, aveva anche annunciato che lui e il suo socio David Ball stavano, in vista del concerto, rilasciando due nuove canzoni, “Northern Lights” e “Guilty (Cos I Say You Are)”.
A Londra l’ultimo concerto dei Soft Cell: la storia
I Soft Cell sono stati gli alfieri del Synth Pop degli anni ottanta.
Nati alla fine dei settanta (1977), dopo la fine del movimento Punk, seppero convogliare i gusti di un intera nazione, l’Inghilterra, verso un sound più elettronico.
Singoli come “Memorabilia” e “Say Hello, Wave Goodbye” ed album come “Non-Stop Erotic Cabaret” rimangono a quasi quattro decenni di distanza dei veri classici.
Il nome del gruppo però rimane spesso associato alla cover di Gloria Jones, “Tainted Love” che in tempi più recenti è stata rielaborata persino da Marylin Manson.
Ed è lo stesso Marc Almond che prima di eseguirla per l’ultima volta con David Ball dichiara: “c’è un’unica versione che conta veramente… Senza la nostra ogni altra sarebbe dimenticata”.
Ed il duo la lega a “Where Did Our Love go”, altra grande hit degli anni sessanta (ma stavolta eseguito in origine dalle Supremes).
A Londra l’ultimo concerto dei Soft Cell: il concerto del 20 settembre
C’era molta attesa riguardo i brani che sarebbero stati eseguiti dal duo.
La scaletta, tuttavia, ha spaziato davvero parecchio e probabilmente non avrà deluso nessuno dei presenti.
Ben trentuno i brani, di cui cinque eseguiti per la prima volta dal vivo e due ormai non più in repertorio dal 1983.
Nonostante gli siano passati sia per Ball che per Almond, il duo è ancora stravagante ed originale nei suoni.
Almond e Ball si presentano completamente vestiti di nero, il primo un po’ più appariscente, all’inizio con giubbino in pelle, pantaloni attillatissimi ed occhiali che coprono parzialmente il viso, il secondo più elegante, come richiede ad esempio un matrimonio.
Infatti la differenza è che qui, più che l’unione di due persone, andava in scena la definitiva rottura di un duo; infatti il duo che ha dettato legge e che continua ad essere adorato in ogni parte del globo.
Almond ha ancora una presenza scenica invidiabile, anche se si muove molto meno rispetto ad altri suoi colleghi dell’epoca.
Certo, qualche errore è stato commesso, ma è questo il bello dei live.
Quelli veri, nonostante un sound che, ovviamente, come richiede il genere, non è costruito su una chitarra ma su un sintetizzatore.
Scenografia non troppo appariscente, unico effetto scenico delle fiamme che dal basso vanno verso l’alto durante “Heat”.
Sullo sfondo invece tre schermi giganti che mandano in onda immagini montate alla perfezione sulle canzoni.
Ed è proprio sul video centrale che appare un fenicottero gigante disegnato con cui i Soft Cell salutano per sempre il proprio pubblico sulle note di “Say Hello, Wave Goodbye”.
A Londra l’ultimo concerto dei Soft Cell: la scaletta del concerto del 30 settembre
- Memorabilia
- Monoculture
- Darker Times
- Together Alone
- Torch
- Forever the Same
- Baby Doll
- Insecure Me
- Where the Heart Is (first live performance ever)
- Numbers (first live performance since 1983)
- Barriers
- Loving You, Hating Me
- Last Chance(with Mari Wilson)
- Frustration (first live performance since 1983)
- Youth
- The Best Way to Kill
- Meet Murder My Angel (first live performance ever)
- Surrender to a Stranger
- Somebody, Somewhere, Sometime
- So (whilst off stage. first live performance ever)
- Martin
- Heat
- The Art of Falling Apart
- Northern Lights (first live performance ever)
- Soul Inside
- What (Melinda Marx cover) (first live performance ever -… more )
- Bedsitter
- Tainted Love (Gloria Jones cover)
- Where Did Our Love Go (The Supremes cover)
- Sex Dwarf
- Say Hello, Wave Goodbye
Un ringraziamento speciale a Stefania Della Sciucca che è anche autrice delle foto
L’immagine in evidenza è tratta dalla pagina Facebook ufficiale della band.
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