ROMA – L’ammonimento di Elly Schlein è più che chiaro: “Io dico che non è fondamentale cambiare il nome del partito se non cambia la linea, i nomi e il metodo”, ha detto la candidata alla segreteria del Pd, questa mattina, rispondendo ad “Agorà” su Rai3 ad una domanda sull’eventuale cambio del nome del partito in caso di sua vittoria. “Il punto fondamentale è fare del Pd il partito che vuole limitare i contratti a termine, fare il salario minimo, spazzare via i contratti pirata, difendere la sanità e la scuola pubblica contro questo governo che le sta tagliando”, ha aggiunto Schlein.
L’ammonimento di Schlein: “Più che il nome è importante cambiare la linea del Pd”
“Non ho proposto io il cambio del nome. Sarebbe comunque una scelta così fondamentale che la lascerei agli iscritti. Fondamentale semmai è la linea, una linea di contrasto al precariato, al lavoro povero, per l’ambientalismo”. L’esponente Dem, poi, assicura che né Andrea Orlando né Dario Franceschini, che la sostengono, le stanno chiedendo ruoli nel partito. “Le persone scelte, come Furfaro o Gribaudo – ha concluso Schlein – rappresentano la classe dirigente che vogliamo proporre per il nuovo Pd. Non ho offerto posti a nessuno ed è la libertà che mi tengo stretta”.