Briatore e il nuovo Twiga a Otranto
Il nuovo locale di Briatore è oggetto delle indagini dei pm di Lecce. L’imprenditore piemontese sta facendo costruire a Otranto un nuovo Twiga. Le Autorità locali sospettano irregolarità nelle concessioni urbanistiche; tuttavia non ci sono ancora soggetti indagati. Il locale sorge su un lido privato, destinato ai servizi di balneazione e soggetto a vincoli storici, paesaggistici, archeologici, artistici e ambientali, che la città intende preservare con fermezza.
Le indagini sull’opera pare rientrino in un’operazione più ampia, avviata per evitare che sul territorio vengano realizzati ulteriori abusi urbanistici. Infatti, gli inquirenti stanno verificando che l’opera voluta da Briatore sia realizzata non solo nel rispetto dei vincoli ambientali, ma altresì nel rispetto delle cubature e degli spazi concessi dalle autorità amministrative competenti. Le fonti locali riportano quasi quotidianamente la scoperta di opere abusive, le quali vengono poi sottoposte a sequestro. Attualmente, la Procura di Otranto è impegnata in un controllo esteso, su tutte le attività, di vecchia e di nuova costruzione, con la collaborazione della guardia costiera e della guardia di finanza.
Il nuovo locale di Briatore rappresenta un ingente investimento dell’imprenditore piemontese e, dunque, ha attirato l’attenzione delle Autorità. L’iniziativa è sostenuta dalla società Cerra, costituita da Mimmo de Santis, Vincenzo Pozzi, Luigi de Santis, Gabriele Sticchi ed Emanuele Moscara. Il Twiga sarà pronto per la prossima estate. Saranno messi a disposizione servizi per la balneazione, con più di 100 gazebo e con collegamento diretto al mare e servizi per la ristorazione, italiana e giapponese. Soprattutto però, il Twiga è anche una discoteca e sarà sicuramente un punto di riferimento per la vita notturna salentina. Attualmente sono al vaglio degli inquirenti tutte le concessioni edilizie, dalle quali si potrà capire se ci sono i presupposti per avviare un processo.
Immagine presa da: trnews.it
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