Il caso Denise Pipitone si tinge di un nuovo giallo: il giornalista e conduttore tv Milo Infante è stato indagato. a riportare l’incredibile notizia è il quotidiano la Repubblica facendo riferimento ad un’indagine ancora aperta da parte della Procura di Marsala. Con il suo programma Ore 14, il conduttore ha dedicato molta attenzione al caso della scomparsa della figlia di Piera Maggio.
Milo Infante Indagato per il caso Pipitone
Il conduttore e giornalista televisivo non ha parlato del caso di Mazara del Vallo solo in tv, ma ha in svariate occasioni aggiornato i fan sui suoi profili social. Ed in tali circostanze aveva utilizzato delle parole non proprio conciliati, che probabilmente non sono piaciute a tutti.
“I giudici indagano chi Denise l’ha cercata con tutte le forze. Giornalisti, ex pm e non solo” aveva scritto il volto di Rai 2 per poi aggiungere “Se qualcuno pensa sia sufficiente per fermarci, sbaglia“. A conclusione: “Continueremo a cercare Denise“. In un ulteriore video pubblicato successivamente sono stati forniti ulteriori aggiornamenti.
Nella clip si sente il giornalista dire che “l’onorevole Serracchiani presenterà presto la proposta di calendarizzazione della commissione d’inchiesta su Denise“. Una commissione che però si è poi scelto di non creare.
La reazione di Piera Maggio
Dopo aver appreso la notizia delle indagini a carico di Milo Infante, anche Piera Maggio ha voluto attestare pubblicamente sotegno,a affetto e stima al popolare giornalista televisivo. In un post sui suoi account social, la madre di Denise Pipitone ha scritto: “Solidarietà e stima a Milo Infante. La mia forte sensazione è che ci sia la volontà di far cadere nuovamente tuttto nell’oblio“.
Le intercettazioni su Anna Corona
Nell’ottobre 2021, sempre il quotidiano Repubblica divulgava uno stralcio delle intercettazioni fatte a Anna Corona, ex moglie di Piero Pulizzi, padre naturale di Denise. “Lo vuoi sapere cu fu tannu? Io cu Giuseppe” diceva la donna alla figlia più piccola Alice. anche se il nome di Denise non è mai stato fatto, per l’accusa queste parole potevano lasciare intendere che la madre di Jessica Pulizzi poteva parlare propria della bambina scomparsa.