Dal primo luglio arriva una svolta epocale per quel che riguarda il fisco. L’abolizione di Equitalia e l’entrata in vigore della nuova Agenzia Riscossione, porta una novità sostanziale. Per i contribuenti, siano esse imprese o persone fisiche, arriverà una vera e propria mannaia.
Il nuovo ente avrà a disposizione un database sui conti correnti. Potrà, inoltre, decidere se pignorare i soldi sul conto, in caso di mancato pagamento di contributi Inps, multe e perfino del bollo auto. Non servirà più, quindi, alcuna autorizzazione da parte del giudice.
La nuova legge del fisco
La legge 225/2016 ha portato all’abolizione di Equitalia a partire dal primo luglio 2027 e alla creazione della Agenzia Riscossione. Quest’ultima verrà posta sotto il totale controllo dell’Agenzia delle Entrate e del ministero dell’Economia. Questo passaggio ha dato la possibilità al nuovo ente di entrare in possesso dei dati dell’Anagrafe Tributaria e soprattutto di quelli dell’Inps che consentiranno di ottenere informazioni su pensioni e rapporti di lavoro.
Questo significa che, sarà possibile pignorare il conto corrente di chi risulterà inadempiente per il pagamento di multe, contributi Inps e bolli auto.
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I pignoramenti
Prima di arrivare al pignoramento, al contribuente arriveranno comunque avvisi e solleciti di pagamento, con 60 giorni di tempo per mettersi in regola.
La vera svolta è che, non servirà più il verdetto di un giudice per poter riscuotere denaro da un insolvente. Questo accelererà i tempi di riscossione, ma rischia di rivelarsi un’autentica mannaia per i cittadini.
Chi riceve una notifica di pignoramento del conto in banca, può solo fare richiesta di rateizzazione del debito. Solo una volta ottenuto il via libera, e pagato la prima rata, il contribuente può presentare la richiesta per sbloccare il conto.
Insomma: la nuova legge rischia di scatenare polemiche a non finire.
Le associazioni dei consumatori sono sul piede di guerra.