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Giancarlo Tulliani è stato arrestato a Dubai. Il cognato di Gianfranco Fini ( anche se, tecnicamente, lui ed Elisabetta non sono sposati, ndr), era latitante da 7 mesi. Ad annunciarne l’arresto è stato il suo avvocato, Titta Madia. Tulliani è accusato di riciclaggio nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Roma.
L’arresto di Tulliani
L’avvocato Titta Madia ha spiegato che “l’arresto è legato ad un mandato internazionale disposto dalla Procura di Roma. Adesso si avvierà la procedura di estradizione al termine della quale le autorità di Dubai potranno concedere o meno il trasferimento in Italia di Tulliani”.
Secondo le prime informazioni rilasciate dal suo avvocato, il cognato di Gianfranco Fini si era recato alla polizia perché si lamentava del fatto che c’erano dei giornalisti che lo seguivano. La polizia, nel raccogliere la sua denuncia, ha visto il mandato cattura internazionale e lo ha arrestato.
Ora è tutto in mano alle autorità locali. Se l’estradizione non verrà concessa, Tulliani tornerà libera. Intanto, l’uomo è sotto la tutela di un legale del posto.
Ricordiamo che il mandato di cattura internazionale per Tulliani, non è ancora stato ratificato dal Parlamento.
L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa lo scorso 20 marzo dal Gip Simonetta D’Alessandro.
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Tulliani latitante
Giancarlo Tulliani è latitante dallo scordo 22 marzo. L’uomo è indagato per il reato di riciclaggio nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Roma sui rapporti, ritenuti illeciti, della famiglia Tulliani con il “re delle slot” Francesco Corallo. Per lo stesso reato è indagato Gianfranco Fini, cognato di Giancarlo ed ex presidente della Camera.
Corallo è ritenuto il capo di un’organizzazione a delinquere a carattere transnazionale, dedita al riciclaggio di denaro tra Italia, Olanda, Antille Olandesi, Principato di Monaco e Santa Lucia. I Soldi erano accantonati grazie al mancato pagamento delle imposte sul gioco online e sulle video-lottery. Parte di questi “soldi sporchi” sono stati destinati alla famiglia Tulliani.