Il ddl sulla legittima difesa passa alla Camera. i voti a favore sono stati 225, 166 i contrari (tutto il centrodestra, SI e Mdp), 11 gli astenuti.
Si tratta di un testo quantomeno monco. Come si può leggere, infatti, si dà libertà di sparare in caso di aggressione in casa, in negozio o in ufficio commessa di notte o all’introduzione con violenza, minaccia o inganno.
Lite in area sulla legittima difesa
I deputati di Fratelli d’Italia e della Lega Nord, prima e dopo il voto in aula, hanno esposto dei cartelli con su scritto: “la difesa è sempre legittima“. Il riferimento è alla legge “monca” votata dal Pd oggi alla camera.
In base ad essa, la legittima difesa è ampliata. E’ accettato l’uso delle armi da parti delle persone assalite, ma solo se i ladri penetrano di notte in negozi o case. Ma cosa succederebbe se l’aggressione avvenisse di mattina o pomeriggio?
In rete sono già partiti gli attacchi di scherno alla legge voluta dal Pd.
In aula, invece, si è scatenata la bagarre.
Matteo Salvini, leader della Lega Nord, è stato tra i più “assatanati”. Il leghista è stato “accompagnato” fuori dall’aula a causa del suo comportamento.
La destra giudica inutile questo provvedimento. Il motivo è che non tiene in considerazione tutte le problematiche che si pongono nel momento dell’aggressione.
Il provvedimento
Il provvedimento sulla legittima difesa dovrà passare ora al vaglio del Senato. La novità è nel nuovo concetto di “difesa domiciliare”. Qui è è sempre esclusa la colpa di chi spara se l’errore, in situazioni di pericolo per la vita e la libertà personale o sessuale, è conseguenza di un grave turbamento psichico causato dall’aggressore. Nel caso in cui sia dichiarata la non punibilità per legittima difesa, tutte le spese processuali e i compensi degli avvocati saranno a carico dello Stato. Un onere per l’erario stimato in 295.200 euro a decorrere dal 2017.
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