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ROMA – “In questa interlocuzione le posizioni espresse dai partiti di opposizione sono state molto variegate tra loro. Cerchiamo ora di elaborare una nostra proposta che possa tenere in considerazione queste valutazioni”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni al termine della giornata di confronto con le opposizioni sul tema delle riforme.
“Non abbiamo proposto una soluzione preconfezionata per arrivare ad una convergenza più ampia. E’ stata una giornata proficua, molto interessante. Abbiamo discusso molto con tutte le delegazioni. Da parte delle opposizioni c’è stata “una chiusura più netta su un modello di presidenzialismo o semi presidenzialismo e mi pare la valutazione sia più variegata sull’ipotesi elezione diretta del presidente del consiglio”, ha aggiunto.
“In questa interlocuzione le posizioni espresse dai partiti di opposizione sono state molto variegate tra loro”, le parole della premier
“Molto importante che ci sia una condivisione, ma non a costo di venir meno all’impegno assunto con i cittadini. L’instabilità ha prodotto danni alla nostra nazione, a differenza di paesi come Francia e Germania”, ha ricordato. “Questa instabilità ha prodotto la nostra debolezza economica, e la disaffezione dei cittadini, per i governi che sono stati fatti all’interno dei palazzi senza che i cittadini potessero dire la loro”. A chi ha parlato di commissione bicamerale, ha replicato dicendo che “se il confronto è serio sono disponibile a parlare di tutto. Non possiamo però perdere tempo all’infinito, abbiamo una maggioranza solida, possiamo arrivare a una democrazia più forte e più matura”.
“Io – ha aggiunto – sono disponibile al confronto, ho idee chiare su cosa sia efficace, ma se si propone solo la sfiducia costruttiva non mi apre una riforma risolutiva” allora “mi pare che non c’è la voglia di fare quello che bisogna fare”. Per il centrodestra “è fermo l’impegno preso con i cittadini a rimettere la sovranità nelle loro mani e garantire una democrazia più matura. Noi abbiamo problemi di instabilità che non ha eguali nelle altre grandi democrazie occidentali”.