MILANO – Pioli ricorda Astori: contro la Fiorentina sarà “una gara particolare”, che andrà in scena esattamente a cinque anni di distanza dalla scomparsa del calciatore, deceduto il 4 marzo del 2018 quando era il capitano della Viola, allenata allora proprio da Pioli. “Davide sorriderà, sicuramente sì. Ultimamente a Firenze è sempre una gara particolare. Sono molto felice che sia stata creata una associazione a suo nome. Ha lasciato tanti insegnamenti che vogliamo portare avanti. Era un esempio di positività, era un capitano vero”, ha spiegato il tecnico del team rossonero.
La morte di Davide Astori è stata una tragedia per il mondo del calcio. Astori, difensore della Fiorentina e della Nazionale Italiana, è morto a soli 31 anni, in seguito a un arresto cardiaco durante il sonno in un hotel a Udine, dove la sua squadra doveva giocare una partita contro l’Udinese. La Fiorentina ha deciso di ritirare la maglia numero 13 di Astori in suo onore. Questa tragedia ha portato a una maggiore consapevolezza sui problemi cardiaci che possono affliggere gli atleti, e molte squadre hanno iniziato a fare esami medici più approfonditi per identificare eventuali problemi cardiaci tra i loro giocatori.
Pioli ricorda Astori: “A Firenze gara particolare”
Poi Pioli ha aggiunto: “Adesso però dobbiamo pensare alla gara di domani. Sarà un match difficile con in campo due squadre che giocano un calcio simile. Noi vogliamo continuare a vincere. Diaz è indisponibile, per una leggera distorsione al ginocchio: faremo di tutto per recuperarlo per la gara contro il Tottenham. A Firenze toccherà a De Ketelaere. Abbiamo recuperato giocatori importanti. Tornano Calabria, Florenzi e Bennacer. Turnover per domani? No, non esiste. Giocherà la squadra migliore”, ha aggiunto Pioli.
Infine, su Ibra e su Thiaw, l’allenatore del Milan ha dichiarato: “Zlatan ancora non lo vedo titolare, non per tutta la partita. Ha grande voglia: il suo rientro è molto importante per noi. Gli allenamenti con o senza lui in campo sono diversi. Malick lavora sempre con grande applicazione. Come tutti i difensori, non deve mai mollare e questo lui lo sa. E’ ancora giovane ma ha ottime caratteristiche per diventare un grande difensore”.