studi di settore 2018

Studi di settore 2018 e indici sintetici di affidabilità

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Studi di settore 2018: l’Agenzia delle Entrate con la Circolare n. 14/E introduce novità per il 2017 ed il futuro.

L’Agenzia delle Entrate con la Circolare n.14/E del 06 Luglio 2018  introduce novità sui Parametri e Studi di settore 2018 relativi al periodo 2017.

Preliminarmente tutti i 193 studi di settore in vigore nel periodo d’imposta 2016 sono stati adattati per il periodo d’imposta 2017.

Novità per l’anno d’imposta 2017 sono gli indici sintetici di affidabilità fiscale introdotti con lo scopo di sostituire gli studi di settore; tuttavia la legge di stabilità 2018 ne ha disposto la proroga di un anno.

La proroga è motivata dalla necessità di sostituire contemporaneamente gli studi di settore ed i parametri con gli indici sintetici di affidabilità fiscale; pertanto il presupposto è assicurare un trattamento fiscale uniforme a tutti i contribuenti.

Per il periodo d’imposta 2017 sono stati introdotti 5 specifici indicatori territoriali con l’intento di:

  • adattare meglio le elaborazioni alla realtà del luogo in cui viene svolta l’attività economica,
  • tenere conto dei correttivi per le imprese minori in contabilità semplificata.

Studi di settore 2018 e territorialità

Relativamente all’aspetto territoriale gli aggiornamenti hanno riguardato:

  1. la “Territorialità dei Factory Outlet Center” (F.O.C.), che modifica lo studi di settore 2018 YM05U;
  2. le “Aggregazioni comunali”, a seguito delle variazioni amministrative occorse nel 2017, che modificano gli studi di settore 2018 YG44U e YK04U;
  3. la “Territorialità del livello delle tariffe applicate per l’erogazione del servizio taxi”, che modifica lo studi di settore 2018 WG72A;
  4. le analisi territoriali a livello comunale, a seguito della istituzione, modifica e ridenominazione di alcuni comuni nel corso dell’anno 2017;
  5. le analisi territoriali a livello provinciale a seguito dell’introduzione del nuovo assetto degli enti territoriali regionali della Sardegna, nel corso dell’anno 2017.

Studi di settore 2018 WG68U e costi di rifornimento

Modificato gli studi di settore 2018 WG68U:

  • al fine di adeguare la soglia minima e quella massima dell’indicatore di coerenza “Costo per litro di benzina o gasolio consumato durante il periodo di imposta” all’andamento dei prezzi dei carburanti,
  • inserendo il rigo D67 grazie al quale il contribuente può non applicare l’indicatore di coerenza precedentemente descritto per l’utilizzo prevalente di carburante acquisito da cisterne interne all’impresa e/o tramite consorzi/gruppi d’acquisto.

Studi di settore 2018 e passaggio al regime di “cassa”

Sono stati introdotti correttivi per tenere conto del passaggio dal regime contabile basato sul principio di “competenza” a quello basato sul principio di “cassa”.

La corretta applicazione degli studi di settore:

  • risponde all’esigenza di operare una stima precisa dei ricavi;
  • ed anche a quella di valutare in maniera corretta le imprese per l’assegnazione dei benefici premiali applicabili ai soggetti congrui e coerenti agli studi di settore.

Pertanto, al fine di valutare l’effetto sugli studi di settore 2018 approvati sulla base del principio di competenza da parte dei soggetti esercenti attività di impresa in regime di contabilità semplificata sono state utilizzate:

  • la banca dati degli studi di settore;
  • le informazioni, contenute nella dichiarazione annuale IVA, relative alle operazioni imponibili verso soggetti IVA, alle operazioni con applicazione del reverse charge e alle operazioni effettuate nei confronti delle pubbliche amministrazioni e degli altri soggetti di cui al comma 1-bis dell’articolo 17-ter del DPR n. 600 del 1973;
  • le informazioni sui crediti verso clienti e sui debiti verso fornitori contenute nelle dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche e delle società di persone e nei bilanci delle società di capitali.

Studi di settore 2018 e fattori di crisi

Oltre ai correttivi cassa citati in precedenza, sono stati approvati, per il periodo di imposta 2017, anche dei correttivi “crisi”.

Per gli studi di settore 2018 applicabili al periodo di imposta 2017, le seguenti cinque tipologie di correttivi:

  1. gli interventi relativi all’analisi di coerenza economica,
  2. quelli relativi all’analisi di normalità economica riguardanti l’indicatore “Durata delle scorte”,
  3. i congiunturali di settore,
  4. ed i congiunturali territoriali,
  5. infine i congiunturali individuali.

Gli ultimi tre correttivi sono applicati ai soggetti che presentano:

  • nel periodo d’imposta 2017,
  • ricavi/compensi dichiarati ai fini della congruità inferiori al ricavo/compenso puntuale di riferimento, derivante dall’applicazione dell’analisi di congruità e di normalità economica.

Considerando che non sono presenti novità rispetto all’anno precedente si fa riferimento ai chiarimenti della circolare n.24/E del 30 maggio 2016.

Studi di settore 2018: Frontespizio

Non essendo più prevista la compilazione del modello per i soggetti che cessano l’attività nell’anno il frontespizio non riporta più il codice “5”.

Studi di settore 2018 ed elaborazione degli Indici Sintetici di Affidabilità

Per parte dei modelli degli studi di settore 2018 applicabili al periodo d’imposta 2017 è previsto un apposito quadro Z (Dati complementari).

Il quadro Z serve per chieste ulteriori informazioni utili per le future attività di analisi correlate alla elaborazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale.

Inoltre, per tutti gli studi di settore 2018 applicabili alle attività di impresa è prevista una nuova sezione “Ulteriori informazioni imprese in regime di contabilità semplificata” al fine di valutare, in fase di elaborazione degli ISA, gli effetti del passaggio dal regime di “competenza” al regime di “cassa”.

Studi di settore 2018 e regime premiale

Considerando che:

  • il 2017 è l’ultimo anno di applicazione del regime premiale
  • e che a partire dall’annualità di imposta in corso al 31 dicembre 2018 è prevista l’applicazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale 

per il solo periodo di imposta 2017 è stata disciplinato l’accesso al regime premiale per 155 studi di settore per i quali risultano approvati indicatori di coerenza economica riferibili ad almeno:

  • quattro delle seguenti tipologie:
    a) efficienza e produttività del fattore lavoro;
    b) efficienza e produttività del fattore capitale;
    c) efficienza di gestione delle scorte;
    d) redditività;
    e) struttura;
  • tre delle tipologie in precedenza indicate e che contemporaneamente prevedono l’indicatore “Indice di copertura del costo per il godimento di beni di terzi e degli ammortamenti”.

Studi di settore 2018: tipologie di comunicazioni di anomalia 2018

Per il 2018 sono state individuate 3 nuove tipologie di anomalia mentre ne sono state eliminate 4.

Dei nuovi 3 casi:

  • 2 rientrano nel incoerenze relative ai beni strumentali;
  • l’ulteriore nuovo caso riguarda la mancata corrispondenza tra la condizione di pensionato dichiarata negli studi di settore e il modello “Certificazione Unica”(CU).

Infine, come per gli anni passati, nel caso in cui un contribuente rientri in più di una tipologia di anomalia è segnalata unicamente quella ritenuta più grave.

Applicazione dei parametri

Si richiamano le indicazioni operative per le attività di controllo relative ai periodi di imposta dal 2008 al 2016 (da ultima la circolare n. 20/E del 2017).

Il Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 24 maggio 2018 ha statuito che:

“la documentazione tecnica e metodologica dei parametri … è ulteriormente modificata prevedendo per le imprese in regime di contabilità semplificata l’applicazione dei parametri sulla base dei dati contabili e delle rimanenze di magazzino”.

Conseguentemente le istruzioni sono state modificate con le indicazioni:

“per l’applicazione dei parametri i contribuenti esercenti attività di impresa in contabilità semplificata oltre ad indicare, nel relativo modello, i dati richiesti sulla base di quanto previsto dall’articolo 66 del TUIR, devono indicare i dati relativi alle esistenze iniziali (P01, P02, P03, P04) e alle rimanenze finali di magazzino (P05, P06, P07, P08)”.

Come per gli studi di settore 2018 relativi al 2017 anche per i parametri, è stata inserita la sezione “ulteriori informazioni imprese in regime di contabilità semplificata”, per  l’elaborazione degli ISA.

Ulteriori dati:

Studi: le istruzioni, i quadri ed altre informazioni.

Parametri: le istruzioni, i quadri ed altre informazioni.

 

 

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Autore dell'articolo: Paolo Di Sante

Ogni giorno genitori danno tutto per la famiglia, lavoratori si sacrificano per lo stipendio, disoccupati cercano lavoro, imprenditori e professionisti cercano di mandare avanti l'attività. E poi c'è l'Italia, un paese intasato di burocrazia e norme che sembrano remare contro chi si alza la mattina per affrontare la giornata. Tutto ciò ha mosso in me la voglia di pubblicare studi, ricerche ed appunti che sono frutto di oltre un ventennio di lavoro: adempimenti fiscali, civilistici ed amministrativi; servizi alle aziende ed alle persone in campo amministrativo e finanziario. Credo che la diffusione delle informazioni porti equità sociale. Il mio motto preferito: "l'unione fà la forza".