Violenza carnale su una disabile, 8 autisti Amat indagati

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Violenza carnale su una disabile, 8 autisti Amat indagati. Un fatto di una gravità inaudita, un’orrore senza fine. 8 autisti dell’Amat di Taranto sono indagati per presunta violenza sessuale ai danni di una ragazza disabile. Il più giovane ha 40 anni, il più anziano 62, la vittima appena 21 anni. Il fatto risalirebbe all’ottobre 2018 fino al 2020. La ragazza era un assidua frequentatrice dei bus di linea che adoperava per andare a trovare i nomi partendo dall’abitazione,  che condivideva con la madre. Per questa ragione entrava spesso in confidenza con gli autisti. Le violenze avvenivano sugli autobus posteggiati sempre in luoghi isolati o nei pressi delle portinerie dell’ex Ilva. Secondo il Gip del capoluogo ionico, Francesco Maccagno, gli autisti avrebbero chiuso le porte dei mezzi approfittandosi a turno dell’estremo ed evidente  disagio mentale di cui la giovane era affetta.

Violenza carnale, i video dello stupro

Le violenze durate quasi un anno e mezzo sembrano essere anche documentate attraverso dei video e foto piccanti, che gli autori si scambiavano in chat. La giovane, emerge poi dalle indagini era stata già oggetto di violenza sessuale all’età di 14 anni da parte di un vicino di casa, condannato poi in via definitiva. Nelle oltre 100 pagine dell’ordinanza cautelare emessa dal Gip sono descritte le condotte degli autisti ,che non hanno esitato a scambiarsi foto sulla povera disabile. Vengono anche date per credibili le dichiarazioni di due psicologhe che hanno sottolineato la fragilità mentale della giovane. Secondo il magistrato questa fragilità era ben nota agli indagati. Uno degli autisti –  emerge dagli atti- avrebbe approfittato della ragazza all’interno della sua auto, mentre l’accompagnava a casa. Gli altri invece sempre nei bus di linea.

Le intercettazioni che inchiodano i violentatori

Nelle telefonate intercettate, forse sapendo delle indagini in corso, uno dei violentatori è scoppiato a piangere, un altro invece ha ostentato tranquillità per dei vecchi video che sapeva cancellati. Un altro  ancora  ha confessato di avere saputo degli abusi sulla ragazza solo da un collega. Le violenze sulla disabile erano un fatto noto, tanto da diventare oggetto di conversazione anche fra gli autisti non coinvolti. Uno scempio infinito, su di un povero essere che non aveva colpa, sola con la sua malattia in balia di chi se ne approfittava. Per questa ragione il togato ha respinto i domiciliari agli 8 presunti violentatori e ha disposto il divieto di avvicinamento alla vittima. Sull’inchiesta indagano ancora i carabinieri.

Foto fonte in evidenza

 

 

 

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Autore dell'articolo: Redazione Webmagazine24