ROMA – Approvato oggi dal Consiglio dei Ministri il decreto scuola, che fissa i termini della valutazione conclusiva degli studenti per l’anno scolastico in corso. Ora la didattica a distanza, fortemente voluta dalla ministra Azzolina, non può ancor di più essere considerata una parentesi, ma al momento l’unica possibilità per i ragazzi di esercitare il proprio diritto allo studio, non potendo prevedere se e quando si potrà tornare in classe.
Sull’argomento interviene Save the Children. Proprio così. Secondo questa organizzazione ci sarebbe un grave rischio per centinaia di migliaia di studenti finora esclusi dall’accesso alle lezioni online:
“Siano di fronte al rischio concreto di un forte aumento della povertà educativa – ha dichiarato Raffaela Milano, Direttrice dei Programmi Italia Europa – Oltre alla perdita di apprendimento, il mancato accesso alla didattica per i bambini e degli adolescenti che vivono nei contesti più svantaggiati si può tradurre nella perdita di motivazione e in un isolamento che facilmente può portare all’aumento della dispersione scolastica”.
Approvato dal Consiglio dei Ministri il decreto scuola
Molto bene. Ecco poi come continua Raffaela Milano:
“Chiediamo con urgenza al Ministero di procedere all’immediato aggiornamento dell’Anagrafe nazionale degli studenti perché si censiscano tutti i bambini e ragazzi oggi disconnessi dalla loro classe e si attivi ogni sforzo per raggiungerli. È necessario promuovere subito un patto di collaborazione tra scuole, famiglie, enti locali. Per fare in modo che tutti gli studenti oggi esclusi ricevano i dispositivi (pc o tablet) e dispongano di una connessione internet, investendo subito le risorse già stanziate e realizzando intese territoriali per l’accesso gratuito al wifi”.
Interessante. Infine conclude la Milano:
“Dall’altro lato, anche a partire dalle Linee guida già emanate dal Ministero, è urgente che tutte le scuole si attrezzino per riuscire a raggiungere i ragazzi con una didattica a distanza di qualità. Moltissime scuole in questi giorni hanno fatto passi da gigante grazie alla creatività e all’impegno dei docenti. È fondamentale oggi che uno standard qualitativo di didattica a distanza venga raggiunto da tutte le scuole”.