Attacco col bisogno di essere ricostruito. Così come per le fasce laterali, l’Atalanta di Gasperini ha costruito i suoi terzi posti (e risultati europei) grazie al suo attacco, capace di essere tanto dirompente quanto decisivo ai fini del risultato. Cosa è mancato alla Dea davanti? La risposta è semplice: qualità. L’elemento chiave che permetteva all’intero meccanismo offensivo di funzionare, rompendo anche gli indugi quando il punteggio era bloccato.

Analizzando la rosa attuale dell’Atalanta e al tempo stesso togliendo coloro che verranno ceduti (Ilicic, Miranchuk e Mihaila), si necessita l’ingresso di 3 attaccanti, di cui una punta pura per svolgere il ruolo di vice Zapata (c’è Muriel, ma da seconda punta rende di più) e due attaccanti esterni che portino gioco, qualità e tanta fantasia: emulando quello fatto da Papu e Josip gli anni scorsi. Rimarcando quello detto da Gasperini, occorre fare un misto delle tre strade: inserire dei giovani promettenti e affiancare i giocatori presenti in rosa con delle pedine già pronte. Per un attacco stellare c’è bisogno di quella qualità che ha portato a compiere traguardi meravigliosi.