Il 2021/2022 è finito ed è tempo di valutare il contesto Atalanta per quello dimostrato in campo. Dal girone d’andata record ad un crollo tanto drastico quanto fatale, dal girone di Champions alla cavalcata in Europa League condita da imprese e qualche rimpianto.
GIRONE D’ANDATA (8,5) – Facciamo un passo indietro: come si presentava l’Atalanta ad inizio stagione? Sulla carta i nerazzurri erano una squadra che poteva stare tranquillamente tra le prime cinque, meritandosi un posto come candidata Scudetto. Come da prassi la Dea comincia lentamente per poi dall’ottava giornata risollevare la china collezionando non solo risultati importanti contro Juve e Napoli, ma anche 8 vittorie in 10 giornate (di cui 6 consecutive). Tecnicamente la squadra contava principalmente su un Zapata in uno stato di grazia, Ilicic decisivo, Koopmeiners e Pasalic davano quantità e qualità, la difesa reggeva bene grazie a Demiral, il duo Freuler-De Roon sempre col coltello tra i denti e Musso (nonostante le altalene) risultava decisivo così come le fasce laterali. Gli infortuni risultavano assai pesanti, ma la squadra si sapeva riadattare alle difficoltà, portandosi a soli 4 punti dal primato.
GIRONE DI RITORNO (4) – Vista la situazione, cosa mai potrebbe andare storto? Escludendo le prime tre giornate, l’Atalanta riscontra un crollo lento e sportivamente doloroso: non solo nei risultati, ma anche nelle prestazioni. Il gioco non c’è, fasce lente, costruzione inesistente, Ilicic ritorna non disponibile, errori ripetitivi, gli infortuni si fanno sempre più pesanti (su tutti quello di Zapata), i torti arbitrali risultano fatali e la squadra non presenta reazioni bensì tanto nervosismo, alcuni giocatori si dimostrano sazi e il mercato di gennaio unito anche alla mancata comunicazione della società rende il clima più difficile. Aprile è il mese peggiore con 3 sconfitte in 5 match: in pochi si dimostrano disposti a dare una mano e nonostante ci si appoggi sui goal di Muriel e Pasalic, ciò non basta per l’Europa. In casa l’Atalanta si dimostra disastrata con sole 4 vittorie, e troppe sono state le opportunità sbagliate nel rush finale. Un girone di ritorno troppo brutto per essere ignorato.
CHAMPIONS (5,5) – Ai limiti della sufficienza per non aver passato un girone assolutamente alla portata, ma unita anche ad una piccola dose di sfortuna. A Manchester potevi vincere e solo gli infortuni ti hanno fermato, a Berna non sei riuscito a vincere rischiando anche di perdere ed infine il tutto per tutto contro il Villarreal non è bastato.
EUROPA LEAGUE (5,5) – Una cavalcata che lascia con l’amaro in bocca. Olympiacos, l’impresa di Leverkusen entra di diritto nella storia e il rammarico contro un Lipsia abbordabile. Certo, si parla pur sempre di quarti di finale d’Europa League, ma analizzando ciò che si poteva fare nella gara di ritorno un po’ di amaro in bocca c’è.