auto storiche tasse a metà

Auto storiche, tasse a metà: novità nella legge di bilancio

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Auto storiche tasse a metà: la bella notizia del maxi emendamento. Taglio del 50% per i veicoli con un’anzianità tra i 20 e i 29 anni certificata

Una variazione dell’ultimo momento alla legge di bilancio, ammette per le auto storiche tasse a metà con una clausola: la presenza del Certificato di Rilevanza Storica e Collezionistica.

Il documento è rilasciato dai registri ASI, Storico Lancia, Italiano FIAT, Italiano Alfa Romeo, Storico FMI e sostituisce il “certificato delle caratteristiche tecniche”

Il Certificato è necessario per la circolazione dei veicoli di interesse storico e collezionistico dal 19/03/2010 in applicazione del D.M. 17/12/2009.

Per il rilascio del certificato gli enti summenzionati richiedono una quota annuale di iscrizione ai club federati locali.

Inoltre la norma precisa che per ottenere la riduzione è necessario che la storicità del veicolo sia annotata sulla carta di circolazione.

Questo significa fare alla Motorizzazione civile domanda di aggiornamento della carta di circolazione allegando l’originale (in visione) e la fotocopia del Certificato di rilevanza storica e collezionistica.

Inoltre, nei casi previsti dalla circolare prot. n. 79260 del 4.10.2010, è necessario presentare:

  • certificato di iscrizione;
  • fotocopia della carta di circolazione;
  • attestazione del versamento di € 9,00 sul c/c 9001;
  • attestazione del versamento di € 14,62 sul c/c 4028.

Solo in presenza di questo documento dunque, per le auto storiche tasse a metà: i collezionisti quindi nel 2019 pagheranno il bollo al 50%.

La somma stanziata per garantire tale tipologia di agevolazione fiscale, è di 2 milioni di euro

Uno sgravio importante che, nel settore, mancava dal 2015 quando la norma precedente aveva alzato da 20 a 30 anni la soglia per l’esenzione totale dal bollo.

Il testo attuale sulle auto storiche tasse a metà, aggiunge all’articolo 63 della legge 21 novembre 2000, n.342, il comma 1-bis:

Gli autoveicoli e motoveicoli di interesse storico e collezionistico con anzianità di immatricolazione compresa tra i 20 e i 29 anni,

se in possesso di certificato di rilevanza storica di cui all’articolo 4 del decreto ministeriale 17 novembre 2009,

rilasciato dagli enti di cui al comma 4 dell’articolo 60 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285,

e qualora tale riconoscimento di storicità sia riportato sulla carta di circolazione,

saranno assoggettati al pagamento della tassa automobilistica con una riduzione pari al 50%.

Attenzione però: tale novità non si applica alle auto d’epoca che sono cosa ben diversa da quelle storiche come disciplina il Codice della strada

Auto d’epoca, art. 60 comma 2

Rientrano nella categoria dei veicoli d’epoca i motoveicoli e gli autoveicoli cancellati dal P.R.A.

perché destinati alla loro conservazione in musei o locali pubblici e privati,

ai fini della salvaguardia delle originarie caratteristiche tecniche specifiche della casa costruttrice, e che non siano adeguati nei requisiti,

nei dispositivi e negli equipaggiamenti alle vigenti prescrizioni stabilite per l’ammissione alla circolazione.

Tali veicoli sono iscritti in apposito elenco presso il Centro storico del Dipartimento per i trasporti terrestri.

Auto storiche art. 60 comme 3:

Rientrano nella categoria dei motoveicoli e autoveicoli di interesse storico e collezionistico tutti quelli di cui risulti l’iscrizione in uno dei seguenti registri:

ASI, Storico Lancia, Italiano FIAT, Italiano Alfa Romeo, Storico FMI.

Mentre il comma 4 aggiunge:

I veicoli di interesse storico o collezionistico possono circolare sulle strade purché posseggano i requisiti previsti per questo tipo di veicoli, determinati dal regolamento.

 

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Autore dell'articolo: Francesca DI Giuseppe

Francesca Di Giuseppe, nata a Pescara il 27 ottobre 1979, giornalista e titolare del blog Postcalcium.it. Il mio diario online dove racconto e parlo a mio della mia passione primaria: il calcio Laureata in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Teramo con una tesi dedicata al calcio femminile. Parlare di calcio è il mezzo che ho per assecondare un’altra passione: la scrittura che mi porta ad avere collaborazioni con diverse testate giornalistiche regionali e nazionali.