ROMA – Berlusconi alle prese con un ‘partito polveriera’. Il caso Salini continua ad agitare Forza Italia, che nonostante i vari richiami all’unità del suo leader, sembra pronta a esplodere. I malumori, però, come sempre capita in questi casi, restano in sordina, anche perché la paura di uscire allo scoperto e di inimicarsi il ‘capo’ e il suo cerchio magico sotto elezioni fa novanta. E’ quanto ricostruisce l’Adnkronos, parlando dei “soliti capannelli in Transatlantico a Montecitorio dove ribolle ogni sorta di maldipancia, destinato a rimanere lettera morta”.
Nessuno, infatti, parla ufficialmente, solo frasi rubate, qualche battuta amara, della serie, ‘siamo allo sbando, nessuno riesce più a parlare direttamente con Berlusconi, altro che federazione, diventeremo tutti leghisti…’. E ancora: ‘ti pare che Silvio è dovuto andare a Treviglio per annunciare il ‘ritorno’ dell’ex totiano Benigni che fino a poco tempo fa diceva peste e corna di Fi e del suo leader… Così la Meloni avrà davanti a sé praterie’, dice a mezza bocca un parlamentare di lungo corso.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso, dunque, sarebbe stata secondo l’Adnkronos la ‘rimozione’ di Massimiliano Salini dall’incarico di coordinatore regionale in Lombardia, sostituito dalla fedelissima del Cav, Licia Ronzulli. Una decisione che proprio non è andata giù a Maria Stella Gelmini, che subito ha chiesto conto della scelta ad Antonio Tajani.
Berlusconi alle prese con un ‘partito polveriera’: resta aperto il caso Gelmini
Con l’intervista rilasciata oggi al Corriere, Gelmini “è entrata in rotta di collisione con Berlusconi”, si lascia scappare un big azzurro in un capannello di parlamentari forzisti in Transatlantico, a Montecitorio. In tanti si chiedono se lo scontro Gelmini-Ronzulli finirà qui o ci saranno altre ripercussioni sulla tenuta del partito.
Allo stato non c’è nessun incontro in vista per un chiarimento tra Berlusconi e la capo delegazione governativa di Forza Italia. Ma c’è chi scommette che per disinnescare una mina pronta a esplodere nel bel mezzo della convention di Napoli in programma nel weekend, dove Berlusconi chiuderà i lavori in presenza, potrebbe esserci prima della kermesse un vis a vis.
Per ora, conclude l’Adnkronos, l’input che arriva dall’inner circle berlusconiano è di non alimentare polemiche e lasciar decantare il tutto. Nessun commento, anche di fronte ai forti malumori che serpeggiano tra gli azzurri, che non hanno digerito modi e tempi della ‘rimozione’ di Salini. Malumori, raccontano, legati a una gestione del partito sempre più ‘distaccata’ dal sentimento della ‘base’.