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Si chiamava Elisa Girotto e aveva 40 anni. Era una donna felice, con un marito che l’amava ed una piccola bimba di un anno e due mesi. Elisa, però, era soprattutto una mamma con un amore sconfinato verso la sua piccola. E’ morta ieri, in un ospedale di Treviso, per un tumore al seno. Il suo cuore ha smesso di battere nel suo corpo, ma non per la sua piccola Anna. Questa è una storia straziante, quasi romanzesca, che mischia dolore per una vita che se ne amore verso una persona che ha dimostrato, come questa parola, spesso abusata, possa sconfiggere anche la morte.
La storia di Elisa
Elisa Girotto lavorava presso la Banca Popolare Friulandria. Era una donna felice. Amava il suo compagno, Alessio e da lui, nell’agosto dello scorso anno, aveva avuto una bellissima bambina, Anna. Purtroppo, un destino crudele le ha tolto. Alla mamma coraggio è stato diagnosticato una forma di cancro al seno particolarmente aggressiva.
Quando ha capito che non ce l’avrebbe fatta, ha deciso di compiere due gesti. Il primo è stato sposare l’amore della sua vita.
Il secondo, molto più importante, di non farsi dimenticare da sua figlia. Come in My Life, film con Michael Keaton, Elisa ha deciso che qualcosa andava affatto per far in modo che, anche se non poteva essere fisicamente vicino alla sua Anna, la bambina, crescendo, capisse quanto le aveva voluto bene. Così ha deciso di agire.
I regali per Anna
Negli ultimi due mesi, Elisa ha comprato tutti i regali che avrebbe fatto alla sua bambina durante tutti i compleanni e tutti i natali che il destino le ha negato. Un dono per ogni attimo che non potranno passare insieme.
Così, Anna, man mano che crescerà, vedrà le bambole, poi i gonfiabili, quindi i libri, che sua madre avrebbe voluto regalarle nel corso della sua vita e che, invece, ha comprato in soli due mesi. Quando Anna avrà 18 anni, infine, troverà in dono un mappamondo, con le città che la mamma avrebbe voluto visitare con lei. l’ultimo regalo, di un amore che ha sconfitto la morte.