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MILANO – Fondo perduto perequativo, ecco quando scadono le domande. Il termine ultimo è il prossimo 28 dicembre. A prevedere questo fondo è l’articolo 1 del Decreto Sostegni bis. E nel provvedimento numero 336196/2021 sono disponibili il modello e le istruzioni da seguire.
Bisogna calcolare la differenza tra il risultato economico d’esercizio relativo al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2020 e quello in corso al 2019. Inoltre bisogna sottrarre i contributi a fondo perduto ricevuti dall’inizio della pandemia in base a quanto stabilito dai provvedimenti emergenziali. Nel testo si legge:
“Ai fini del rispetto dello stanziamento delle risorse di cui all’articolo 1, commi 25 e 25 bis, del decreto legge 25 maggio 2021, n. 73, le eventuali dichiarazioni dei redditi integrative o correttive presentate oltre il termine del 30 settembre 2021, relativamente ai periodi d’imposta in corso al 31 dicembre 2019 e al 31 dicembre 2020, non rilevano ai fini della determinazione del contributo qualora dai dati in esse indicati derivi un importo del contributo maggiore rispetto a quello risultante dalle dichiarazioni trasmesse entro il 30 settembre 2021”.
Fondo perduto perequativo, ecco quando scadono le domande
Nel provvedimento, inoltre, si precisa quanto segue: “L’istanza, inoltre, contiene le dichiarazioni – rese dal richiedente ai sensi dell’articolo 47 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 – in relazione all’eventuale superamento dei limiti degli aiuti di Stato rispetto a quelli ricevuti fino al momento della presentazione dell’istanza dal soggetto richiedente e, nel caso in cui il soggetto si trovi in una relazione di controllo con altre imprese, rilevante ai fini della definizione di impresa unica, dagli altri soggetti con cui si trova nella suddetta situazione di controllo, nonché alla sussistenza degli ulteriori requisiti definiti dalle sezioni 3.1 e 3.12 della Comunicazione della Commissione europea del 19 marzo 2020 C(2020) 1863 final “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19”, come modificata dalla Comunicazione del 28 gennaio 2021 C(2021) 564”.