La ricetta di Gentiloni: ridurre debiti e inflazione senza ammazzare la crescita

Elezioni anticipate e Iva: il governo non sa che pesci prendere

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Alfano è stato il primo a dire no alle elezioni anticipate. Il secondo è stato Paolo Gentiloni. In un parlamento divenuto ingestibile e incapace di mettere a punto una #legge elettorale che permette “a tutti, belli e brutti” di sedere sulle poltrone del potere, il Presidente de Consiglio ha affermato che “il governo è nella pienezza di poteri e manterrà i suoi impegni”.
Ad appoggiare la scelta di Gentiloni sono accorsi 31 deputati orlandiani. Questi ultimi hanno firmato una lettera in cui definiscono le elezioni anticipate “un salto nel buio.”

Slitta il decreto sull’Iva?

Governo alla frutta, incapacità di trovare una legge elettorale che permetta a tutti di mantenere le poltrone e problemi economici irrisolvibili. E’ questo il quadro dell’ennesimo fallimento della politica italiana.
Si cerca un contentino che faccia sembrare che qualcosa si muova. E’ qui che nasce l’idea di un decreto legge da far approvare entro giugno che contenga il rinvio di tre o quattro mesi degli aumenti dell’Iva da circa 15 miliardi previsti dalle clausole di salvaguardia inserite nell’ultima legge di Bilancio. Ricordiamo che, attualmente, è previsto per gennaio 2018, l’aumento dell’Imposta Valore Aggiunto  dal 10 per cento al 13 per i beni di largo consumo e dal 22 al 25 per cento per gli altri beni.

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Il governo e il dilemma della legge elettorale

La nuova legge elettorale è in alto mare e non potrebbe essere diversamente. Secondo le ultime notizie si va verso una riforma del sistema in stile tedesco (proporzionale con soglia di sbarramento al 5%, più possibili correttivi in via definizione). La cosa sarebbe fattibile se si formasse un sempre più probabile asse Pd-Forza Italia-M5s. Ovviamente la cosa non sta bene a chi sa che quella soglia non è in grado di raggiungerla. Tra questi Fratelli d’Italia, Articolo 1 e Sinistra italiana.
In questo momento solo Pd, Movimento Cinque Stelle, Foorza Italia e Lega Nord sarebbero oltre quella soglia.
Riuscirà questa idea a passare e a far fuori un po’ di partiti inutili? O ci ritroveremo ancora una volta nell’empasse che contraddistingue da anni l’Italia?

VAI

 

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Autore dell'articolo: Redazione Webmagazine24