Un voto segreto per la nuova legge elettorale. Non ci dovrebbero essere problemi, ma c’è sempre il timore dei franchi tiratori, che potrebbero votare contro e affossare il testo, oltre che la maggioranza e il governo. Si attende il pomeriggio per la votazione, mentre la discussione sta procedendo anche in questi minuti. E contemporaneamente, tra le fila del Pd si fanno innumerevoli calcoli.
Sono 441 i voti a favore che il Parlamento si aspetta. Raccoglie i voti dei deputati democratici, di quelli di Fi e Lega, oltre che di Ap, Civici e Innovatori, Minoranze linguistiche, Scelta Civica – Ala, Direzione Italia, Psi, Centro Democratico e Udc. Movimento Cinque Stelle, Mdp, Si, FdI e Alternativa Libera toccano invece i 164 voti. Un numero troppo esiguo per sconfiggere la larga maggioranza che approva il nuovo testo della legge elettorale. Un aiuto all’opposizione potrebbe venire dal Gruppo Misto, ma anche se tutti votassero per il no, il numero sarebbe comunque troppo basso.
Timore sui franchi tiratori per il voto segreto
Il timore è per i franchi tiratori che potrebbe decidere di votare no, approfittando del voto segreto. Facendo i conti, occorrerebbero 127 deputati che cambiano idea. Un numero fin troppo alto, anche più di quando non votarono Romano Prodi per il posto di Presidente della Repubblica.
Anche il Pd è seriamente preoccupato, perché ad alcuni deputati di centro sinistra non piace il modello che si è scelto per i collegi uninominali. Stando ai sondaggi, difatti, potrebbero non ottenere un seggio a causa dell’alleanza Fi-Lega, in particolar modo al Nord Italia. Oltre a questo, c’è paura anche per quando il testo andrà al Senato. La maggioranza rimarrà la stessa, ma da tutti i partiti c’è sempre la possibilità che qualcuno cerchi di affossare la legge per modificare i punti più spinosi e polemici. Ma sempre nella riservatezza del voto segreto.
Fonte: repubblica.it