I nuovi sondaggi realizzati da Ixe’ e diffusi da Radio 1 confermano un certo stallo su come verra’ composto il Parlamento dopo le elezioni del prossimo anno. Difatti, nonostante sia certo il vincitore che occupera’ piu’ seggi all’interno di Camera e Senato, sembra che un governo di larghe intese sia l’unica possibilita’.
Gli ultimi sondaggi mostrano una vittoria che si puo’ definire schiacciante per la coalizione di centro destra, che pero’ guadagnerebbe solamente una maggioranza relativa. Molto distante da quella assoluta che occorrera’ per ottenere la fiducia da parte di deputati e senatori, al momento del primo voto.
I numeri del nuovo Parlamento
Un Parlamento bloccato, secondo il sistema previsto dal Rosatellum, la legge elettorale che ha mandato definitivamente in pensione il Porcellum, gia’ dichiarato incostituzionale. La coalizione di centrodestra prendere un 35,5% di preferenze, seguito dal Movimento Cinque Stelle che da solo guadagna il secondo posto con un buon 29,4%. Il terzo posto sarebbe riservato invece alla coalizione di centrosinistra che al momento vede correre il Pd, Ap e Cp, attestandosi a un 28,6%. La Sinistra unita (Si, Mdp) guadagna il 6,5%, anche se la lista non e’ ancora stata confermata ufficialmente.
Piu’ precisamente, alla Camera il centrosinistra prenderebbe 162 seggi, la sinistra “a sinistra del Pd” avrebbe invece 26 seggi. Il M5s ne otterrebbe 165, mentre il grosso lo prende il centrodestra. La coalizione dovra’ dividere 270 seggi tra Fi, Lega e FdI. I restanti 8 scranni spetteranno agli altri partiti che riusciranno a superare la soglia di sbarramento. Al Senato la situazione non cambia di molto. Al primo posto il centrodestra ottiene 135 seggi, il M5s 85 e il centrosinistra 81. La sinistra ne guadagna 8 e ne rimangono 6 da attribuire agli altri gruppi politici.
Nei due rami del Parlamento, come gia’ detto, non vi sara’ una maggioranza. Alla Camera occorrerebbero altri 46 voti per dare la fiducia all’esecutivo, che un governo di centrodestra potrebbe ottenere dal Pd o da Ap. Al Senato, mancano invece 23 seggi, con lo stesso possibile sostegno da parte di altre forze.
Le preferenze in base alla posizione

Altra cosa da far notare e’ la ripartizione territoriale per i collegi uninominali, che con il Rosatellum darebbero un vero e proprio problema al centrosinistra.
Al Nord, il centrodestra sbancherebbe con 30 seggi al Senato, su 40. Al Sud arriva a 33, mentre solamente 1 nelle regioni centrali, quelle da sempre “rosse”, dove infatti il centrosinistra se ne prenderebbe 13. In totale, al Senato il centrodestra avrebbe 64 seggi, il centrosinistra 18 e il M5s 27.
Alla Camera, il centrodestra sbanca con 130 seggi, il centrosinistra va a 44 e il M5s a 51.

Fonte: ilfattoquotidiano.it