Luigi Di Maio è certo che il M5s ce la farà, e sarà il primo partito alle elezioni politiche che si terranno quasi sicuramente il prossimo anno, al termine naturale della legislatura corrente, gestita ora da Paolo Gentiloni. Dopo gli ultimi sondaggi che vedono il Movimento Cinque Stelle al primo posto, il vice presidente della Camera non ha dubbi sul fatto che le percentuali non varieranno di molto, anzi potrebbe anche aumentare.
Questa è la prima volta che un grillino di spessore parla di un piano post elezioni, stimando appunto di ottenere la maggioranza di voti dagli italiani. Anche se il partito punta alla soglia del 40% per ottenere il premio di maggioranza, Luigi Di Maio spiega che nel caso in cui non si arrivi a quella percentuale, chiederà comunque il mandato al Presidente della Repubblica. L’intento è quello di governare da soli, senza alleanze, ma per farlo dovranno prima ottenere la fiducia in Parlamento.
Prima delle elezioni, il M5s presenterà la squadra di governo
Luigi Di Maio dovrebbe essere la persona più indicata per occupare il posto di presidente del Consiglio, ma dovrà comunque candidarsi e ottenere la maggioranza al voto online, che si terrà presso il blog di Beppe Grillo, fondatore del Movimento.
Prima delle elezioni, il piano del M5s è quello di presentare quindi un candidato premier, oltre alla propria squadra di governo, ovvero i ministri, con e senza portafoglio. In questo modo, spiega il deputato pentastellato, gli italiani avranno modo di conoscere le alleanze, le persone che guideranno il Paese e capire quali soluzioni adotteranno una volta arrivati a Palazzo Chigi.
Testa a testa tra M5s e Pd
Il divario che separa Pd e M5s è di quasi 2 punti percentuali, ma mentre il Partito Democratico riguadagna qualche punto decimale, il Movimento Cinque Stelle rimane stabile allo stesso valore. Molto indietro invece gli altri partiti, che per entrare in Parlamento con un buon numero di seggi, dovranno per forza ricorrere ad una coalizione. Preoccupante è invece il futuro di Mdp, il neo partito di sinistra, che perde terreno e potrebbe non riuscire a superare la soglia di sbarramento.
Immagine presa da La Stampa.