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Con 375 voti a favore e 215 contrari, il Rosatellum riceve l’approvazione da Montecitorio con la fiducia, andando immediatamente al Senato. La nuova legge elettorale ha faticato ad arrivare a questo punto, che manda definitivamente a casa il Porcellum (legge Calderoli), l’Italicum rivisto dalla Corte Costituzionale, il Matterellum e il modello tedesco modificato (simile al primo testo presentato da Rosato).
La votazione sulla fiducia è stata aperta ieri sera intorno alle 21:30, dopo le dichiarazioni di voto che sono andate avanti per tutto il pomeriggio. La votazione finale faceva temere il peggio a causa del voto segreto, richiesto dai deputati di Mdp.
Rosatellum già in Senato da domani
Il testo è stato subito inviato a Palazzo Madama, e già domani potrebbe arrivate alla Commissione Affari Costituzionali. L’idea, se non vi saranno ostacoli da parte dei membri della commissione, è quella di presentare la legge in aula già il 24 ottobre. Anche in questo caso, però, le certezze non sono molte. Difatti, la maggioranza avrà il sostegno di Forza Italia, certo, ma non si è certi che l’appoggio arriverà anche dalle altre forze politiche.
Sono in molti ora a pensare di richiedere la fiducia anche al Senato, in modo tale da blindare il testo avendo il sostegno di tutta la strana maggioranza che è a favore della legge elettorale. Già su questa ipotesi piovono le critiche del Movimento Cinque Stelle, secondo i quali un voto di fiducia al Senato non si è mai visto.
I franchi tiratori sono stati 66
La maggioranza ieri sera ha avuto la conferma che il voto segreto ha permesso ad alcune persone di votare contro il Rosatellum, nonostante il suo appoggio. Sono 66 i deputati che non hanno votato si. E mentre Luigi Di Maio parla di un Pd ormai a pezzi, lo stesso partito di centro sinistra conferma che da parte loro avevano già contato e considerato un massimo di 35 franchi tiratori.
Una decina in più di quelli previsti da tutti i partiti, insomma, che però non sono bastati ad affossare la legge.
Fonte: repubblica.it