Guida al Bonus Barriere Architettoniche 2023

Guida al Bonus Barriere Architettoniche 2023

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Il Bonus Barriere Architettoniche 2023 è un’agevolazione fiscale che mira a incentivare l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici esistenti. Questa guida fornisce informazioni dettagliate su come ottenere il bonus, i requisiti necessari, le spese ammissibili e le modalità di fruizione del bonus.

Cos’è il Bonus Barriere Architettoniche 2023

Il Bonus Barriere Architettoniche 2023 è una detrazione del 75% sulle spese sostenute per interventi finalizzati al superamento e all’eliminazione di ostacoli fisici in edifici già esistenti. Questo bonus è stato introdotto dalla Legge di Bilancio 2022 e prorogato dalla Manovra 2023 fino al 31 dicembre 2025.

A chi spetta il bonus

Il bonus spetta a chiunque – sia privati cittadini che imprese – faccia richiesta di detrazione IRPEF del 75% dimostrando di aver effettuato spese chiaramente volte a eliminare le barriere architettoniche. L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che i lavori sono agevolabili anche se nell’edificio non sono presenti persone disabili o over 65.

Come funziona il bonus

L’agevolazione vale esclusivamente per le spese documentate sostenute dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2025 per la realizzazione d’interventi direttamente finalizzati al superamento e all’eliminazione di barriere architettoniche in edifici già esistenti. Il calcolo della detrazione, che ammonta al 75%, si basa su un importo massimo che varia a seconda del tipo di edificio:

  • Per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari all’interno di edifici plurifamiliari che sono funzionalmente indipendenti e hanno uno o più accessi autonomi dall’esterno, l’importo massimo è di 50.000 euro.
  • Per gli edifici composti da due a otto unità immobiliari, l’importo massimo è di 40.000 euro per ciascuna unità immobiliare.
  • Per gli edifici con più di otto unità immobiliari, l’importo massimo è di 30.000 euro per ciascuna unità immobiliare.

La detrazione del 75% viene suddivisa in 10 rate annuali uguali, estendendo il periodo di ripartizione da 5 a 10 anni, grazie alle modifiche introdotte dal Decreto blocca cessioni convertito in Legge. Per ottenere il credito in compensazione, è necessario seguire la procedura stabilita dalla Risoluzione AdE n. 19 del 2 maggio 2023, che ha anche introdotto nuovi codici tributo validi dal 1° aprile 2023. È importante notare che non è possibile usufruire contemporaneamente del bonus barriere architettoniche e della detrazione del 19% per spese sanitarie relative ai mezzi necessari per sollevare una persona con disabilità.

L’Agenzia delle Entrate ha recentemente chiarito quali interventi possono beneficiare di questa detrazione. In particolare, la sostituzione di pavimenti, finestre, porte e impianti può essere agevolata con il bonus barriere architettoniche, a condizione che siano rispettati i requisiti tecnici della normativa di settore.

Interventi Agevolati

Fino ad ora, non esisteva un elenco definitivo degli interventi agevolabili con il bonus barriere architettoniche. La normativa ha sempre rimandato ai requisiti previsti dal DM 236/1989, un decreto che stabilisce le prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata.

La Circolare 17/E/2023 dell’Agenzia delle Entrate ha fornito una spiegazione ufficiale, indicando che sono agevolabili diverse categorie di lavori. Ad esempio, la sostituzione di finiture come pavimenti, porte, infissi esterni, terminali degli impianti, il rifacimento o l’adeguamento di impianti tecnologici come servizi igienici, impianti elettrici, citofonici, impianti di ascensori, il rifacimento di scale ed ascensori, l’inserimento di rampe interne ed esterne agli edifici e di servoscala o di piattaforme elevatrici.

Inoltre, sono agevolabili anche le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dei materiali e degli impianti sostituiti. Questo dettaglio è particolarmente importante, in quanto può rappresentare un costo significativo in molti progetti di ristrutturazione.

Spese ammissibili e esempi, chiarimenti Importanti

La circolare dell’Agenzia delle Entrate ha risolto molti dubbi che gli operatori del settore avevano a causa di una normativa scritta in modo non esplicito. Non era infatti chiaro se alcuni lavori, come ad esempio la sostituzione degli infissi e delle porte, potessero accedere al bonus barriere architettoniche.

L’interpretazione formale fornita dall’Agenzia delle Entrate ha chiarito che tali interventi sono agevolabili a condizione che siano rispettati i requisiti contenuti nel DM 236/1989. Questo chiarimento è importante anche perché, nell’ambito dei bonus edilizi, gli interventi agevolati con il bonus barriere architettoniche sono gli unici per i quali si può ancora scegliere lo sconto in fattura e la cessione del credito.

Requisiti Tecnici Bonus Barriere Archittetoniche

Per ottenere il bonus barriere architettoniche, è necessario rispettare i requisiti e i criteri progettuali stabiliti dal DM 236/1989. Porte di accesso, infissi esterni, balconi, terrazze, pavimenti e impianti devono garantire l’accessibilità, la manovrabilità e l’utilizzo in sicurezza degli ambienti.

L’Unione Nazionale delle Industrie delle Costruzioni Metalliche dell’Involucro e dei serramenti (Unicmi) ha elaborato un documento di sintesi per i suoi iscritti, sottolineando che per ottenere il bonus barriere architettoniche è necessario sostituire un elemento che costituisce una barriera architettonica con un altro conforme al DM 236/1989.

Grazie ai chiarimenti forniti dall’Agenzia delle Entrate, ora è più facile capire quali interventi possono beneficiare di questa detrazione e come procedere per ottenerla.

 

Cosa si intende per “barriere architettoniche”

Per barriere architettoniche si intendono gli ostacoli fisici che sono fonte di disagio per la mobilità di chiunque e in particolare di coloro che, per qualsiasi causa, hanno una capacità motoria ridotta o impedita in forma permanente o temporanea.

Come ottenere il bonus

Per richiedere il bonus barriere architettoniche basta valorizzare la spesa nella dichiarazione dei redditi, e la detrazione verrà riconosciuta in 10 anni. In alternativa il bonus può anche essere fruito in maniera più immediata sotto forma di sconto in fattura da parte dei fornitori di beni o servizi o cessione del credito che corrisponde alla detrazione spettante.

Bonus barriere architettoniche si può usufruire della Cessione del credito o sconto in fattura?

Il bonus barriere architettoniche può essere valorizzato oltre che nella propria dichiarazione dei redditi, anche con il meccanismo usato in passato per altri bonus edilizi nello specifico: cessione del credito e sconto in fattura.

Foto di Sabine van Erp da Pixabay

 

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Autore dell'articolo: Cesare Di Simone

Passione sfrenata per tutto ciò che è tecnologico utente di lungo corso Android e sostenitore di tutto ciò che è open-source e collateralmente amante del mondo Linux. Amante della formula uno e appassionato dell'occulto. Sono appassionato di oroscopo mi piace andare a vedere cosa dicono le stelle quotidianamente.