L'intelligenza artificiale supera l'uomo nel predire la morte

IA mediante machine learning predice la morte

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L’intelligenza artificiale ha superato l’uomo nella previsione delle morti premature. Lo ha dimostrato uno studio condotto presso l’Università di Nottingham.

Le ricerche di Nottingham

Gli algoritmi messi in pratica dall’ateneo inglese hanno studiato circa 500000 persone, di età compresa tra i 40 e i 69 anni. Infine gli algoritmi hanno predetto nel gruppo migliaia di decessi, causati da malattie croniche.

I ricercatori dell’Università di Nottingham, guidati da Stephen Weng, hanno esposto i risultati sulla rivista scientifica Plos One.

ll lavoro degli algoritmi

La tecnologia dell’apprendimento automatico, conosciuta dagli addetti ai lavori, come “Machine Learning” ha migliorato l’accuratezza delle previsioni dell’intelligenza artificiale.

L’intelligenza artificiale si è “allenata” tramite l’inserimento nei suoi sistemi di un’imponente mole di dati sulla popolazione.

I ricercatori infatti hanno inserito i dati di 500000 persone tra i 40 e i 69 anni, ottenuti dal Uk Biobank.

Il team di Stephen Weng ha dedicato diversi anni al perfezionamento delle previsioni degli algoritmi.

I ricercatori di Nottingham hanno incrociato poi le previsioni sulle morti premature eseguite dagli algoritmi ai dati forniti dal Uk Biobank.

Gli algoritmi, infine, hanno dovuto considerare i fattori demografici, biometrici, clinici e legati allo stile di vita del singolo.

Prospettive offerte dall’intelligenza artificiale

L’intelligenza artificiale avrebbe permesso di predire migliaia di decessi prematuri.

Le persone affette da malattie croniche potranno sapere, quindi, se le loro condizioni di salute causeranno una morte prematura. Sarà possibile, dunque, adottare delle strategie di prevenzione più specifiche e perciò delle contromisure per tempo.

“Gli algoritmi di apprendimento automatico erano più precisi nel prevedere la morte del modello standard sviluppato da esperti umani“.

Sarebbero state queste le parole del dottor Stephen Weng, di fronte ai soddisfacenti risultati delle sue ricerche.

L’intelligenza artificiale, inoltre, può giocare un ruolo molto importante nella personalizzazione delle cure mediche.

 

 

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Autore dell'articolo: Redazione Webmagazine24