Insulti a un arbitro donna, baby calciatore squalificato. La Lega Dilettanti Veneto ha deciso di squalificare per un anno il 14enne che offese il direttore di gara
Purtroppo sono scene di ordinaria follia le discriminazioni sessiste nel calcio per esempio, il caso degli insulti a un arbitro donna.
L’ultimo caso infatti risale a qualche giorno fa e ha visto come protagonista, durante un torneo, un giovane calciatore della categoria Giovanissimi di Mestre .
Il tutto è avvenuto lo scorso 22 maggio a Gazzera, quartiere di Mestre.
Il ragazzo, non solo ha rivolto parole pesanti all’arbitro Giulia Nicastro, ma si è anche abbassato i pantaloncini sfidandola ad espellerlo o fare sesso con lui.
Per tale gesto osceno, la Lega calcio dilettanti Veneto ha deliberato la squalifica per un anno
Squalifica che, tuttavia, potrà essere dimezzata se il ragazzo accetta di sottoporsi a un percorso rieducativo.
Percorso che dovrà svolgersi presso l’Assessorato Pari Opportunità del Comune di Cavallino-Treporti, sul litorale veneziano, dove abita.
Il ragazzo, come riporta Il Fatto Quotidiano, si è anche scusato con il giudice di gara e si è altresì dissociato, in particolare, dal comportamento degli “adulti” sugli spalti.
Comportamenti che hanno indotto nel ragazzino la convinzione di permettersi certe libertà nei confronti della giovane direttrice.
Gli insulti a un arbitro donna, non è certo la prima volta: è di qualche mese fa il caso del telecronista Sergio Vessicchio
In quel caso il fatto è accaduto in Campania nel corso di Agropoli-Sant’Agnello, gara valida per il Girone B del campionato di Eccellenza.
E’ una cosa impresentabile per un campo di calcio
la frase del giornalista che ha fatto il giro del web e che gli è costata la sospensione dall’Ordine dei giornalisti.
Situazioni difficili da comprendere nel 2019, soprattutto se si pensa che tra una settimana le ragazze della Nazionale Femminile di calcio in Francia, si giocano il Mondiale.
Foto: Open Online